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“Spoke Corigliano-Rossano: Sapia (M5S) bacchetta Mauro sull’organizzazione del personale e investe l’Ispettorato del Lavoro”

Redazione

Con una nota al direttore generale dell’Asp di Cosenza, indirizzata per le verifiche di competenza all’Ispettorato territoriale del Lavoro, il deputato M5s Francesco Sapia è intervenuto sulla turnazione dei radiologi e sull’«incongrua utilizzazione del personale tecnico di Radiologia nello Spoke Rossano-Corigliano», suggerendo, tra l’altro, «la creazione di un organico dirigenziale unico, gestito con criteri univoci e chiamato agli stessi compiti di servizio nei due stabilimenti ospedalieri che compongono lo Spoke». «Lo Spoke – ha scritto il parlamentare 5stelle – altro non è che la nuova versione semantica del Presidio unico ospedaliero, previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, con autonoma contabilità economica all’interno del bilancio aziendale e svolgimento, in capo al direttore medico, delle funzioni igienico/organizzative, nonché delle altre funzioni altrove previste. La strutturazione giuridica, tecnica, organizzativa e gestionale dello Spoke è normata dal Decreto ministeriale numero 70/2015, n. 70, che ricomprende lo stesso in un bacino di utenza tra 150.000 e 300.00 abitanti, con sede del Dea di primo livello. Pertanto le prestazioni assistenziali, fermo restando le rilevazioni statistiche ed epidemiologiche di morbilità, devono essere erogate con criteri di uniformità, senza penalizzazioni per i cittadini». «La voglia – ha ammonito l’esponente 5stelle – di visibilità campanilistica di uno stabilimento ospedaliero sull’altro, vero e proprio “vulnus” delle realtà calabresi, si rivela penalizzante per gli utenti del Servizio sanitario pubblico, con la conseguente spinta verso il privato accreditato. La presenza in servizio, nello stabilimento ospedaliero di Rossano, di 2 dirigenti radiologi nel turno antimeridiano e di un dirigente medico nel turno pomeridiano, a fronte di un organico dirigenziale, nello stesso stabilimento, di 7 unità assegnate, si rivela, sotto il profilo organizzativo, incongruente oltreché irrazionale. La dotazione organico/funzionale del profilo medico radiologico deve essere unica e non può risentire di concezioni “segmentarie”». «Per contro – ha proseguito Sapia risulta inconcepibile, oltreché illegittima, l’assegnazione, nello stabilimento ospedaliero di Corigliano Calabro, di una dotazione dirigenziale medica del profilo radiologico di sole 3 unità. L’implementazione attuale del profilo medico radiologico, per quanto concerne il regime di turnazione, anche alla luce dell’articolo 14 della Legge n. 161/2014, si rivela penalizzante, in termini lavorativi e di sicurezza, per i dirigenti medici in servizio nello stabilimento ospedaliero di Corigliano Calabro e crea, di converso, un illegittimo regime di franchigia per i dirigenti in servizio in quello di Rossano». «Parimenti incongruente – ha concluso Sapia, tornato a esercitare pressione su Mauro – è da ritenersi l’utilizzazione dei neoassunti tecnici di radiologia, a tempo determinato, nel solo stabilimento ospedaliero di Rossano, a fronte di una palese carenza di organico, circa il profilo, in quello di Corigliano Calabro».

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