“Ciò che è successo recentemente in Italia ad Ancona, sarebbe potuto accadere in un qualsiasi altro luogo affollato, ad esempio un centro commerciale o una strada gremita di gente. Basta poco per seminare la paura e generare il panico. Un gesto sciocco come spruzzare uno spray urticante non ha niente a che fare con la musica, né tanto meno con il rap. La mia musica cerca di diffondere messaggi positivi, di parlare ai cuori e alle menti, è un invito per i giovani a vivere intensamente la loro vita con coraggio e determinazione.” Così la rapper afrotedesca Leila Akinyi, protagonista per tre giorni a Lamezia Terme di una “full immersion” in due importanti realtà scolastiche lametine: prima al liceo Campanella di Lamezia Terme, che ha fortemente voluto la tappa lametina nell’ambito del tour internazionale dell’artista promosso dal Goethe Institut, poi alla scuola media Pitagora.
Ad accompagnare Leila nella tre giorni lametina, la responsabile cooperazione didattica Piemonte e Valle d’Aosta del Goethe Institut Maria Antonia De Libero, soddisfatta della sinergia con il liceo lametino e del lavoro appassionato delle docenti di tedesco del Campanella Concettina Lucchino, Ursula Mader, Maria Carmela Agosto e Annamaria Mantella.
Un workshop a ritmo di soul, rap, reggae e afrobeat, quello vissuto nel pomeriggio di giovedì scorso dagli studenti del linguistico del Campanella che, partendo dai testi della cantante, hanno dato vita a performance di canto e danza in lingua tedesca, lasciandosi trascinare dalla carica di energia della musica di Leila. Carica di energia che ha trasportato anche i più piccoli studenti della scuola media Pitagora, che hanno cantato e ballato con Leila nel doppio concerto tenuto nell’auditorium della scuola: nella mattinata di venerdì per gli studenti della sezione di tedesco della scuola Pitagora e per gli studenti del liceo linguistico, nella mattinata di sabato per tutte le terze medie. Nel concerto, spazio ad alcune performance in italiano dell’artista afrotedesca, come “Ti amo” di Umberto Tozzi, cantata insieme agli studenti lametini.
Conversando con gli studenti, la rapper ha parlato degli inizi del suo percorso, dal rap al gospel fino alla scrittura dei propri testi da proporre al pubblico. “La musica – ha raccontato la Akinyi- permette ai ragazzi di esprimersi senza inibizioni. Se sono in grado di cantare in una lingua straniera sono anche in grado di parlarla! Durante i miei workshops in varie scuole italiane ed europee ho potuto constatare quanto la musica stimoli la memoria, migliori la pronuncia, ampli il vocabolario e la conoscenza delle espressioni idiomatiche, sia una finestra su altre culture”.
Il concerto di Leila Akinyi a Lamezia è un ulteriore tassello nell’ambito della continuità didattica verticale tra il Liceo Campanella e l’istituto Perri – Pitagora, che si arricchisce quest’anno di nuove iniziative. E’ partito infatti a fine novembre, il progetto “Tedesco a scuola: le ragioni di una scelta” rivolto alle quinte classi della scuola primaria, alla prima media della Pitagora e al primo anno del liceo linguistico che prevede un gemellaggio elettronico con una scuola tedesca e la realizzazione di un video corso per bambini di tedesco-italiano, italiano-tedesco.
Ad accogliere Leila, i dirigenti del liceo Campanella e dell’istituto comprensivo Perri-Pitagora, Giovanni Martello e Teresa Bevilacqua. Il dirigente Martello ha sottolineato “l’ottima riuscita dell’evento che conferma la collaborazione ormai consolidata con il Goethe Institut e la vocazione sempre più europea della nostra scuola che, attraverso la musica e le diverse espressioni artistiche, consente agli studenti di avvicinarsi allo studio della lingua tedesca e di acquisire una prospettiva sempre più globale e multiculturale”. Soddisfatta anche la dirigente del Perri-Pitagora Teresa Bevilacqua, che ha sottolineato l’innovativa scelta dell’istituto di introdurre la lingua tedesca nella sezione I della scuola secondaria di primo grado, consentendo così agli studenti di iniziare a studiare tedesco, con la docente Pia Orlando, già dalla prima media.