“Tutte le tragedie sono, in linea di principio, evitabili. Quella di Genova, quella del Raganello, ma anche quelle che si sono verificate negli anni sulle Alpi, a Rigopiano, alla Solfatara di Pozzuoli e in altre località italiane. Ci stupisce- e un po’ ci indigna – la superficialità con cui il Ministro dell’ambiente Sergio Costa ha liquidato come frutto di sciatteria quanto accaduto a Civita, criminalizzando nei fatti un popolo e un territorio che è divenuto uno dei luoghi più affascinanti d’Europa. La ricerca della verità è sacrosanta, così come l’individuazione di eventuali responsabilità. Ma proprio perché la ricerca della verità deve essere seria e ragionata, i giudizi sommari del ministro rendono ancora più severa la tragedia che ha compito il Parco del Pollino e i Comuni della cintura del Raganello. L’eccezionalità dell’evento che ha causato questa immane sciagura è fuori discussione e probabilmente nemmeno regole più severe – che pure sono non più rinviabili – avrebbero potuto evitare il peggio. Il Governo, se c’è, batta un colpo. Faccia semmai conoscere gli interventi che intende attuare per mettere in sicurezza tutti i parchi naturali della Calabria, le risorse da destinare a questi autentici tesori della natura, invece di avventurarsi nelle solite campagne di criminalizzazione a cui ci ha abituati il movimento Cinquestelle. Anche noi piangiamo i morti del Raganello e siamo vicini alle popolazioni del Pollino che sono state messe in ginocchio da un evento solo in parte prevedibile. Un grazie di cuore a tutti i soccorritori che con il loro coraggio hanno evitato che il bilancio dei morti posse ancora più pesante”.
Tallini (FI): Tragedia di Raganello, se il Governo c’è batta un colpo
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