“In Europa la minaccia terroristica rimane alta, ma le vittime degli attentati non sempre ricevono le cure e l’attenzione di cui hanno bisogno. Gli Stati devono fare di più per garantire che abbiamo facile accesso all’assistenza e ai risarcimenti”. Lo dichiara il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland, in occasione dell’adozione da parte dei ministri degli esteri dei 47 Stati membri delle nuove linee guida per le vittime del terrorismo, che sono non solo le persone che hanno sofferto direttamente danni fisici o psicologici a causa degli attentati, ma anche “in alcune circostanze, i loro familiari”.
In base alle linee guida, gli Stati sono tenuti a garantire gratuitamente alle vittime un’assistenza medica, psicologica, sociale e materiale d’emergenza, e se le vittime lo richiedono devono facilitare il loro accesso a un’assistenza spirituale. Inoltre è loro dovere offrire un’assistenza appropriata nel tempo affinché le vittime, per quanto possibile, possano tornare alla vita che avevano prima dell’attentato. Le linee guida prevedono anche che le vittime, a prescindere dalla loro nazionalità, debbano avere facile accesso ai risarcimenti che devono essere equi, appropriati e tempestivi. Inoltre gli Stati che non lo hanno ancora fatto, dovrebbero creare un fondo specifico per le vittime del terrorismo. Infine nelle linee guida è chiesto agli Stati di considerare l’introduzione “di altre misure, oltre ai risarcimenti pecuniari, per alleviare le dannose conseguenze subite dalle vittime degli attentati terroristici”.