Quanti penserebbero che c’è un turismo in Calabria legato al fatidico “per sempre”? Sono in molti a trasferirsi in diverse località calabresi per sposarsi davanti a un tramonto sulla costa viola o per seguire, su shakespeariana memoria, leggende di amori tormentati. Dal borgo sul mare di Chianalea di Scilla all’Eremo di Santa Maria della Stella che sorge sul monte omonimo, nel territorio di Pazzano. O tra le reliquie di San Valentino all’interno del Convento dei Cappuccini di Belvedere Marittimo alla spiaggia dell’Arcomagno così denominata per lo straordinario arco naturale creato nella roccia. E poi ci sono le leggende di amori tormentati finiti in tragedia sullo sfondo di luoghi come quella della famiglia Abenavoli dalla quale Pentedattilo prende il nome di “Mano del diavolo”, e quella di Rachele De Nobili e Saverio Marincola a Catanzaro con la donna suora nel convento delle “Murate Vive”.
Ancora oggi c’è chi di notte sente la fanciulla lamentarsi nel Palazzo De Nobili, ora sede del Comune.
Tramonti e leggende per il fatidico sì
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