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TRIBUTARIO, DIFFICOLTÀ ALL’ORIZZONTE PER ORGANICI – ALLARME LANCIATO AD EVENTO A CORIGLIANO-ROSSANO

Redazione

Diritto tributario, permangono luci ed ombre sulla riforma e si prospettano difficoltà all’orizzonte per quanto riguarda gli organici, con i magistrati onorari da sostituire con quelli professionali, ma sempre alle dipendenze del Ministero dell’Economia e non di quello della Giustizia.

È stato, questo, uno dei passaggi chiave emersi nell’articolato intervento del dottor Antonio Gaetani, vice presidente nazionale dell’organo di autogoverno dei magistrati tributari, tra i numerosi ed autorevoli contributi che hanno impreziosito e scandito, nei giorni scorsi, nella sala consiliare del Comune di Corigliano-Rossano, la prima e riuscitissima iniziativa pubblica, di spessore e proiezione nazionali, della Fondazione Avvocati Foro di Rossano presieduta dall’avvocato Nicola Candiano e dalla sua scuola di Formazione, guidata dal responsabile avvocato Michele Marincolo.

Tributi e processo: l’Europa ci guarda. È stato, questo, il tema del convegno promosso con il contributo dell’Ordine degli Avvocati e di quello dei Commercialisti di Castrovillari, nonché dell’Associazione Magistrati Tributari, con il patrocinio morale del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria e del Consiglio Comunale della Città ospitante.

Coordinati dal dottore Mario Spagnuolo, Presidente della Corte di Giustizia tributaria di Cosenza e Procuratore della Repubblica nel medesimo capoluogo, con l’introduzione del dottor Antonio Gaetani, per la prima giornata hanno relazionato i tre professori ordinari di Diritto Tributario, sui  profili problematici dell’armonizzazione del Diritto Tributario nazionale con quello Europeo; la professoressa Loredana Carpentieri dell’Università di Napoli Partenope, che ha delineato le prospettive europee di un tema assai dibattuto come l’abuso di diritto; il professore Giuseppe Rivetti dell’Università di Macerata, che ha trattato il tema delle possibili convergenze tra il Fisco italiano e quello Europeo, rivelando luci ed ombre ed evidenziando la necessità di interventi volti a ridurre le differenze, specie con gli stati membri che si atteggiano a veri paradisi fiscali, come i Paesi Bassi; il professore Pietro Selicato dell’Università La Sapienza di Roma che, illustrando il paradosso dell’ applicazione dell’IVA sul tributo, ha dimostrato  come il diritto tributario entri nella nostra vita di ogni giorno, con l’esempio di assoggettamento ad IVA di voci della bolletta elettrica diverse da quelle della semplice fornitura.

I lavori della seconda giornata sono stati coordinati dal Presidente della Fondazione avvocato Candiano ed hanno riguardato più da vicino i temi processualistici, tra novità introdotte dalla riforma ed i problemi irrisolti sulle questioni più controverse negli ultimi anni.

Il professore Salvatore Muleo dell’Università della Calabria ha relazionato su forma e sostanza del processo, una “distinzione indistinta”, ancor più nel tributario che risente dell’influenza del processo civile (per rinvio esplicito), di quello amministrativo (per assonanze) e di quello penale (per le misure afflittive). Le questioni sono state confermate nello specifico dalla relazione sulle sanzioni tributarie da rispettare del dottore Michele Sessa, Magistrato della Corte di Giustizia regionale, ma anche sostituto Procuratore del Tribunale dei Minori di Catanzaro; nonché dall’intervento del dottore Raffaele Tuccillo, Magistrato Amministrativo del Tar Lazio e Tributario presso la Corte di Giustizia di Roma, sul giudizio di ottemperanza nel processo tributario ma conosciuto anche in quello amministrativo.

Il dottore Umberto Gatto ha brevemente illustrato l’attenzione posta sulla professionalità dei difensori tributari, che devono essere abilitati con apposita procedura da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze – Direzione della Giustizia Tributaria presso cui il medesimo dottore Gatto presta servizio.

Il professore Francesco D’Ayala Valva, già ordinario di Diritto Tributario in diverse Università, ispiratore del Convegno, ha compiuto un’attenta disamina degli orientamenti della Suprema Corte di Cassazione, mettendone impietosamente in evidenza le difficoltà e le contraddizioni, con gli effetti negativi sul concreto esercizio della giustizia tributaria e, quindi, sui contribuenti.

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