La comunità di San Vincenzo La Costa in festa per stare accanto a padre Nicola Docimo, dell’Ordine dei Ministri degli Infermi-Camilliani, che lo scorso 27 maggio a Verona è stato ordinato presbitero, insieme ad altri tre confratelli, ad opera del Vescovo, mons. Giuseppe Zenti. Una giornata di festa particolare vissuta nella chiesa di San Vincenzo Martire, dove padre Nicola Docimo ha potuto celebrare la sua prima messa, dopo l’ordinazione, tra la gente e i luoghi a lui cari.
Per la comunità dei fedeli è stata una giornata dedicata alla celebrazione della Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo che ha dato agli apostoli il coraggio di superare le paure dando loro lo slancio missionario e di evangelizzazione per essere Chiesa viva e palpitante nell’osservanza di quei comandamenti dettati da Dio a Mosè e testimoniati da Gesù con il discorso delle beatitudini. Valori ampiamente evocati da padre Nicola Docimo nella sua prima omelia pronunciata nella chiesa parrocchiale del suo paese di origine dopo la cerimonia dell’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria svoltasi a Verona. “Parlare dello Spirito Santo – ha affermato nella sua omelia – significa porre sempre Cristo al centro di ogni nostra azione e di renderci sempre docili e disponibili all’azione dello Spirito, il quale saprà guidarci e condurci sempre sulla via del bene, dell’unità e della santità”.
Forti emozioni hanno caratterizzato alcuni momenti della celebrazione, soprattutto quelli legati ai ricordi ed affetti di padre Nicola: primi fra tutti verso i suoi genitori, Giuseppe e Rosanna, la sorella Emiliana, ma anche per parenti, amici d’infanzia e la stessa comunità dei fedeli , tra cui la confraternita dell’Immacolata, con sede in San Sisto dei Valdesi. Presente alla cerimonia anche il sindaco, Ernesto Filippo, che a nome dell’Amministrazione comunale, ha conferito a padre Nicola una targa ricordo ed un riconoscimento al merito.
A concelebrare la messa, oltre al parroco della comunità parrocchiale di San Vincenzo La Costa, don Giuseppe Leone, vi erano: padre Antonio De Rose, dell’Ordine degli Ardorini, don Luigi Bova, Rettore del seminario diocesano di Cosenza- Bisignano ed ex parroco di San Vincenzo La Costa; nonché don Pasquale Panaro (diacono diocesano che verrà ordinato presbitero nella cattedrale di Cosenza il 23 giugno), padre Gianfranco Lunardon (camilliano – consultore generale), padre Pierpaolo Valli, padre Aldo Magni e padre Marco Moioli (camilliani), giunti dal centro-nord Italia.
La vita religiosa di padre Nicola Docimo inizia fin dalla tenera età con l’educazione impartita dai propri genitori e la frequenza della chiesa parrocchiale avendo come punto di riferimento i vari parroci che si sono succeduti, i quali lo hanno pure portato a conoscere ed amare la figura di San Francesco di Paola. Tutto questo senza trascurare gli studi che lo hanno portato a conseguire il diploma di licenza liceale e successivamente il diploma universitario triennale e la laurea specialistica in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università della Calabria.
Nel 2009 si trasferisce a Roma per lavorare come archivista sia per il Centro culturale Aracoeli dei frati minori, che per l’Archivio generale dei Ministri degli Infermi- Camilliani, che lo hanno portato a conoscere la figura di San Camillo de Lellis, fondatore dell’Ordine dei Camilliani. Da dove è iniziato il suo percorso di formazione trasferendosi a Verona presso la casa di Santa Maria del Paradiso, ultimato l’8 ottobre del 2016 con la professione solenne di legame definitivo con l’Ordine e l’ordinazione diaconale celebrata a Roma nella chiesa madre di Santa Maria Maddalena, lì dove sono conservate le spoglie e il cuore di San Camillo de Lellis, il santo dei malati. (Si allega foto di padre Nicola Docimo con i celebranti)