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Unical, Sandra Savaglio al corso di Pedagogia della Comunicazione dell’Università della Calabria tenuto da Mario Caligiuri.

Redazione

“Donne impegnate nelle professioni scientifiche e divario di genere”. È questo il titolo del seminario tenuto all’Università della Calabria al Corso di Pedagogia della comunicazione da Sandra Savaglio, una del astrofisiche più importanti del mondo e docente all’Ateneo di Arcavacata. La docente è stata introdotta dal titolare del corso Mario Caligiuri, che con la presenza della Savaglio ha avviato un ciclo di seminari sul tema della pedagogia della comunicazione incrociandolo con testimonianze culturali e altri settori disciplinari. Il tema esposto dall’astrofisica è stato finora poco trattato nell’ambito accademico e culturale. Non a caso la docente ha esposto come le donne storicamente hanno avuto difficoltà a emergere all’interno delle professioni scientifiche mentre ha evidenziato come, per esempio, nell’ambito pedagogico la presenza femminile sia molto alta.

La docente ha sviluppato una breve descrizione delle professioni nei settori delle scienze, tecnologie, ingegneria e matematica, che oggi sono quelle che assicurano un maggiore sbocco lavorativo, sopratutto nel settore privato.  Ha quindi incentrato la sua riflessione sul divario di genere, spiegando che il pregiudizio da cui nasce la presunta inferiorità femminile nasce con le origini dell’umanità. Infatti, nella Genesi Eva veniva considerata l’artefice del male perché aveva convinto Adamo a cogliere il frutto proibito. Ha poi proseguito ricordando i punti di vista dei principali filosofi da Kant ad Hegel, da Schopenhauer a Nietzsche, tutti ostili a quella che oggi chiameremmo parità di genere. Interessante l’approccio storico nell’ambito universitario. In Italia, il primo docente universitario donna nel settore della fisica è Laura Bassi, che nel 1766 diventa professoressa di fisica all’università di Bologna, Laura Bassi, mentre deve passare un secolo, nel 1866, per avere negli Stati Uniti una docente donna in fisica, Sarah Jane. In Germania bisogna attendere il 1981. Emblematica è l’immagine della Solvay Conference in Physics del 1927, dove l’unica donna presente è Marie Sklodowska-Curie, che aveva però già vinto due premi Nobel. Un altro tema affrontato è stato quello delle molestie sessuali, di grande attualità dopo le vicende che hanno coinvolto il produttore cinematografico Harvey Weinstein.

A proposito, ha fatto riferimento anche a Gioffrey Marcy, candidato a premio Nobel per la fisica, accusato di molestie ai danni di studentesse e ricercatrici. Ha poi esposto il concetto di “Pregiudizio Inconscio”, che riguarda una valutazione che precede la realtà e che agisce a livello profondo nell’animo umano. Secondo la Savaglio, si tratta di un aspetto complessivo a cui sono soggette tutte le minoranze e nel mondo del lavoro, dove le donne che vengono considerate il sesso inferiore, che deve badare alla famiglia, fare figli e gestire la casa e che quindi deve conciliare tutto questo con la carriera. Altro argomento affrontato è stato quello della Sindrome dell’Impostore, in base alla quale il riconoscimento viene vissuto dalle donne che lo ricevono con un senso di colpa. Anche la differenza di genere nell’uso del linguaggio, nell’opinione della docente, contribuisce a mantenere la storica divisione tra i sessi. Sandra Savaglio ha quindi concluso riassumendo i punti centrali della sua lezione: 

1. Le donne devono combattere di più rispetto agli uomini per essere credibili e ottenere risultati;

2. I pregiudizi sulle donne vengono alimentati spesso anche dalle donne; 

3. Le donne devono essere coscienti delle proprie capacità, evitando di essere insicure;

4. Il cambiamento sta avvenendo davvero, come  dimostra la crescente presenza delle donne in ambito lavorativo e universitario.

La docente ha concluso dicendo che le donne assumeranno un ruolo sempre più importante in tutto il  mondo, rispetto a quanto lo sono oggi.

 

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