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Upgrade turismo, obbligatorio innovare

Redazione

Per prassi l’arrivo della stagione estiva apre dibattiti sul turismo. Ma proprio in questo periodo riusciamo a distogliere lo sguardo dalle incombenze quotidiane, tutto ciò fa si che la bellezza avvolga e richiami la nostra attenzione scoprendo sempre nuovi tesori. Si sa che di per sè il “bello” attrae, ma non basta affinché questo si trasformi in qualcosa di tangibile. Per farlo, la bellezza necessita di altri cavalieri e i loro nomi sono: metodo, organizzazione, relazioni, massa critica. Quasi sempre, ognuno, magari pur avendo idee valide, ha pensato o pensa che l’argomento possa essere gestito in modalità “spot”, che le azioni d’intervento possano essere realizzate nel breve periodo; ancora peggio, che queste possano essere calate dall’alto. Il 28 Luglio  a Soriano Calabro, (Vibo Valentia), si è svolto il primo “Forum del Turismo”, evento organizzato da OpenCalabria per capire come la regione possa catalizzare i flussi turistici con un’offerta ampia e adeguata alle esigenze dei visitatori. OpenCalabria è un laboratorio di idee creato nell’Estate del 2015. Si tratta di un portale di divulgazione economica dedicato alla predisposizione di studi sui disagi della Calabria e all’elaborazione di proposte di sviluppo locale.

Proprio per non incorrere in una delle tante sterili iniziative promosse come panacea ad ogni male, durante il forum sono stati fissati una serie di obiettivi essenziali per creare e non ricadere nei soliti errori che sviliscono non solo le migliori idee, ma che non ne vedranno mai la loro realizzazione. Pertanto, il primo passo segnato dal Forum è stato il tentativo di arrivare a un approccio sistemico che caratterizzi il comparto, e che allo stesso tempo consenta di recuperare il gap con le altre regioni e non solo: in modo da cercare di intercettare anche la domanda proveniente dall’estero. “Il turismo è un settore ad elevato potenziale che nel breve periodo potrebbe far registrare una crescita elevata e duratura. Ma in questa regione il turismo vive di improvvisazione, tanto che si può parlare esclusivamente di validi esempi di turismi di nicchia, senza, tuttavia, avere strategie sistemiche”, ha spiegato Francesco Aiello, professore di Economia all’Università della Calabria. “Un elemento che caratterizza l’attuale configurazione dell’offerta turistica è la ridotta dimensione delle attività e la loro dispersione sul territorio – ha aggiunto il docente, che ha introdotto i lavori. In tali condizioni è impossibile creare una massa critica da proporre al mercato, all’interno del quale sta prevalendo la tendenza del turista di scegliere le destinazioni non solo per la specializzazione in qualche ambito del settore (montagna, sport, mare, cultura, enogastronomia), ma soprattutto per la presenza di un diversificato sistema di opportunità. Quindi, necessariamente, chi vi opera deve capirne i vincoli e identificare una strategia che consenta di aggredire anche i mercati internazionali”.

Secondo i dati, nel 2017 la quota del turismo nel PIL nazionale si è attestata al 13%, mentre in Calabria si scende ad uno scarno 4%. Ecco perché si è ritenuto opportuno, attraverso il Forum, favorire l’incontro e il confronto tra i soggetti attivi nel settore. In particolare, sono intervenuti 20 esperti ed operatori al fine di indirizzare la discussione dei diversi tavoli tematici in cui si è discusso sui metodi necessari per  valorizzare e aggregare le eccellenze calabresi. Oltre a singoli partecipanti, all’incontro erano presenti anche i rappresentanti di diverse attività nei servizi legati al turismo.

Un turismo 2.0 che ne favorisca l’espansione. In quest’ottica, ad esempio, si deve inquadrare l’idea di dividere il territorio in 12 smart land. Questa è solo una delle proposte che hanno arricchito l’incontro di Soriano Calabro, che è stato caratterizzato dalla condivisione di svariate esperienze: tutte finalizzate al tentativo di entrare in una nuova dimensione turistica che rilanci il settore. “Se riuscissimo ad invertire il modello – ha osservato nel suo intervento Salvatore Cersosimo, uno degli organizzatori – provando per un attimo a considerare il pernottamento, la scelta dei posti da visitare o come visitarli solo come degli attributi, allora il focus si sposterebbe da dove fare campo base a come raggiungere e soddisfare in modo esaustivo le esigenze degli ospiti”. “Provate ad immaginare – ha evidenziato – se invece di saltare da un sito web all’altro: ad esempio booking, google o app specifiche; il nostro ospite ci profilasse le sue esigenze di tempo, modalità, costi, interessi, disponibilità, spostamento o altro, e in un unico demand potesse ricevere immediatamente una serie di proposte che soddisfacessero le sue aspettative”.

Grazie all’Information Technology tutto questo sarebbe possibile, in quanto si potrebbe fornire gratuitamente ai turisti l’accesso a una piattaforma alla quale rivolgersi per ottenere servizi: come l’essere accompagnati da una guida turistica; o semplici notizie, ad esempio circa lo svolgimento di un festival del folklore. Le statistiche sulle presenze, e sul PIL, fanno capire che la Calabria ha delle potenzialità enormi non sfruttate. In un settore che, invece, viste le bellezze paesaggistiche, artistiche, culturali ed enogastronomiche di cui dispone, come sostenuto dal professor Aiello “potrebbe fungere da locomotiva per l’intera economia regionale”. Insomma, la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica come volano per lo sviluppo, non solo del comparto turistico. Il progetto è ambizioso, ma realizzabile. Probabilmente, rappresenta anche la strada migliore da percorrere appunto non solo per il turismo. Accanto al lavoro di Francesco Aiello e Salvatore Cersosimo, il Forum è stato reso possibile soprattutto grazie all’impegno di Paco Mastroianni, Arianna Scollica e Francesco Foglia. L’idea del team è proiettata verso il futuro.

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