A seguito dell’ennesima manifestazione tenutasi oggi a Villa San Giovanni per palesare le nostre preoccupazioni rispetto allo sviluppo della vicenda degli ex Lsu-Lpu, abbiamo avuto modo di interlocuire telefonicamente con esponenti della maggioranza parlamentare.
Il loro intento era di rassicurare l’Usb sul felice esito della questione, con la garanzia che tutti i contratti saranno prorogati dal 1 gennaio fino al 31 ottobre del 2019, e quindi con un margine di tempo utile per risolvere definitivamente questo annoso problema senza arrivare a ridosso della prossima scadenza contrattuale.
L’esito però è stato il contrario e ci ha confermato l’impressione che è la confusione a regnare sovrana tra i banchi della maggioranza, con il rischio che rimanga uno sforzo vano l’impegno che hanno profuso per superare con opportuni emendamenti gli ostacoli legali che impedivano il rinnovo dei contratti e la definitiva stabilizzazione di questi lavoratori.
Questo non solo perché ancora non c’è la certezza che questi emendamenti faranno parte del maxi-emendamento del Governo, ma rimane anche il forte timore che questi benedetti rinnovi rimangano senza copertura finanziaria, dopo la drastica riduzione di circa 30milioni dei fondi stanziati negli anni precedenti. Del reintegro di queste somme, tra balbettii e “fidatevi di noi”, ancora non vediamo traccia.
Non possiamo accettare su questa vertenza nessun passo indietro rispetto agli impegni presi con i lavoratori e con i sindacati, e questo significa l’approvazione degli emendamenti contenenti le deroghe necessarie alla stabilizzazione e il reintegro delle somme necessarie. Come Usb siamo pronti ad ogni forma di protesta nel caso, come temiamo, le speranze di 4500 famiglie calabresi saranno tradite.