«Tutti i cambiamenti portano sempre poche e fisiologiche polemiche. La cosa non ci sorprende né ci preoccupa poiché la riteniamo assolutamente normale. Tuttavia occorre fornire alla cittadinanza alcuni doverosi chiarimenti, al fine di non ingenerare confusione nelle modalità e negli obiettivi di questa nostra decisione».
Lo afferma Giovanni Siclari, sindaco di Villa San Giovanni, in relazione al senso unico di marcia istituito sul lungomare Cenide. «Innanzitutto – spiega il primo cittadino – si è deciso di effettuare una sperimentazione della durata di un mese proprio in coincidenza di un periodo di particolare criticità di traffico, in quanto non abbiamo, al momento, nel tratto chiesa Pezzo-chiesa Cannitello, una immediata strada parallela di ritorno, quindi si vuole verificare se possono nascere problematiche importanti di viabilità. Nel progetto di riqualificazione del lungomare, abbiamo deciso di sacrificare un senso di marcia a vantaggio di una pista ciclabile». Non esiste nella città alcuna pista ciclabile. L’intento è evidente: privilegiare chi intenda godere del mare e del paesaggio dello Stretto su di una bicicletta, a piedi, piuttosto che attraverso un continuo utilizzo dell’automobile, «dando la possibilità anche ai ragazzi più piccoli di poter fare lunghe passeggiate in sicurezza, cosa che oggi non è possibile. E per questo sto ricevendo numerosi riscontri positivi, soprattutto da genitori preoccupati per l’incolumità dei propri figli». Ma il sindaco si preoccupa anche di smentire una notizia circolata più volte: «Non corrisponde al vero che sulla via Nazionale vi siano stati particolari ingorghi. Anzi, ci si attendeva disagi di maggiore rilievo, mentre tutto sta filando liscio».
Siclari non intende dare troppo peso alle critiche piovute dal solito piccolo gruppetto a mezzo social network intento a criticare ogni azione dell’amministrazione anche la più propositiva: «Non sarà certo la critica di una cinquantina di persone, a fronte di migliaia di residenti, a farci cambiare idea. Ovviamente della critica anche del singolo bisogna tenerne conto, ma non deve essere un freno allo sviluppo del territorio. In qualunque parte d’Italia si sia adottato un provvedimento di questo genere – rimarca il sindaco – ci sono sempre state critiche. Di un tale progetto se ne parla da sette anni almeno. Non è facile abituarsi ai cambiamenti. Guardiamo a Reggio Calabria: quando fu istituita l’isola pedonale su Corso Garibaldi ci fu una feroce protesta dei commercianti. Oggi tutti ringraziano l’allora sindaco Scopelliti per la scelta. Per non parlare di Via Rocco La Russa, dove quando è stato rimosso il doppio senso di circolazione sono montate addirittura proteste con raccolta di firme, e adesso, è tutto rientrato nella norma, anzi, la strada è molto più fruibile. Non è concepibile nel 2018 pensare di sacrificare una pista ciclabile, anche se solo di 2 km, in un lungomare così bello per mantenere un doppio senso. Se non si riscontreranno problemi di traffico realmente significativi, l’intenzione dell’amministrazione non cambierà. Non dobbiamo avere paura delle novità, altrimenti lasciamo tutto com’è ma poi non lamentiamoci che non si migliora il livello generale della città. Basti pensare alla pista ciclabile a strapiombo sul lago di Garda di 2 km a sbalzo, spesi 8 milioni, bisogna pur iniziare da qualche parte». E proprio per venire incontro alle istanze da parte di alcuni residenti, il primo cittadino spiega come si stia prendendo in esame la possibilità di creare una strada parallela accanto alle Ferrovie, «sebbene non vi sia un particolare problema nella circolazione dei veicoli con l’attuale senso unico». «Anzi – prosegue Siclari – stiamo valutando con grande attenzione se vi possano essere disagi di diverso tipo, così da poter venire incontro ad eventuali esigenze. Fra queste, di certo, non può esservi quella di voler percorrere a tutti i costi il lungomare avanti e indietro a bordo dell’auto. Si scenda dalle vetture e si cammini a piedi. Ne beneficeremo tutti».