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Volontari in 150 piazze per la Giornata nazionale sulla Sla

Redazione

Centocinquanta piazze, 300 volontari e 15.000 bottiglie di vino Barbera d’Asti DOCG per raccogliere fondi a favore dell’assistenza delle oltre 6.000 persone con SLA in Italia: sono i numeri della Giornata Nazionale sulla SLA, promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (Aisla) per domenica 15 settembre.

L’iniziativa si chiama “Un contributo versato con gusto”: con un’offerta di 10 euro sarà infatti possibile ricevere una delle bottiglie di vino Barbera d’Asti DOCG, disponibili grazie al sostegno dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dell’Unione Industriale della Provincia di Asti e di VisitPiemonte. Per il secondo anno, Fondazione Mediolanum Onlus sarà al fianco di AISLA per sostenere “Baobab”, il progetto dell’associazione avviato nel 2018 e dedicato ai figli piccoli e adolescenti di persone con SLA, finalizzato a indagare l’impatto psicologico della malattia sui minori e ad aiutarli con percorsi di psicoterapia.

Inoltre, grazie al patrocinio dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, nella notte tra sabato 14 e domenica 15 settembre, decine di monumenti italiani si illumineranno di luce verde, il colore di AISLA oltre che della speranza. La Giornata Nazionale sulla SLA ha ottenuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed è sostenuta dalla Lega Serie A, che ha previsto per la terza giornata del campionato di calcio del 14, 15 e 16 settembre la discesa in campo delle squadre con lo striscione di AISLA.

“Vogliamo gettare luce sulla SLA, scendere nelle strade e nelle piazze per farla conoscere, cercare il sostegno della gente e – afferma Massimo Mauro, presidente AISLA – aiutare le persone che ne sono colpite. Grazie alla Giornata Nazionale abbiamo potuto sostenere negli anni tante famiglie italiane e la ricerca scientifica su questa patologia, che rappresenta la prima speranza per vincere la sfida più grande: la scoperta di una cura”.

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