Ho letto e apprezzato il comunicato stampa di Fridays For Future Cosenza che invita i
calabresi a fare comunità intorno alle tematiche della giustizia ambientale e della giustizia
sociale.
I militanti di Fridays For Future Cosenza hanno inquadrato con puntualità la vicenda
bonifica di Crotone e mostrato il proprio sdegno per la proposta a ribasso rilanciata da Eni
qualche settimana fa.
Non posso che condividere toni e temi trattati nel loro comunicato.
La bonifica non è materia su cui aprire una squallida trattativa.
Quando nel 2018, al Ministero dell’Ambiente, è stato firmato l’accordo di bonifica,
tramutato poi in decreti ministeriali dall’allora ministro dell’Ambiente, generale Costa, la
città di Crotone ha finalmente tirato un sospiro di sollievo.
La sinergia istituzionale creata allora tra tutti i soggetti istituzionali seduti al tavolo
ministeriale, tra cui Comune, Provincia, Regione, Ministero, Arpacal e Ispra, ha portato ad
un grande risultato: fissare il punto di partenza della bonifica, non solo dal punto di vista
temporale, ma anche come azioni da introdurre per restituire quei terreni oggi inquinati
alla città.
D’altronde la nostra consigliera regionale, Flora Sculco, è già stata chiara su questo
punto.
L’accordo di bonifica è un ottimo punto di partenza che, sicuramente, può essere
migliorabile.
Ed è migliorabile perché sia il Pob che i decreti ministeriali prevedono “il criterio di
dinamicità”, un punto focale di quell’accordo che non va né sottovalutato né tantomeno
svilito.
La bonifica può essere migliorata, ma questo non deve e non può essere oggetto di una
squallida trattativa nella quale la città rinuncia a qualcosa per ottenere qualcos’altro.
Ribadisco ancora una volta, riprendendo la posizione espressa da Flora Sculco, che la
proposta dell’Eni che prevede di lasciare a Crotone i veleni sotterrati nella famigerata
“passeggiata degli innamorati”, con una discarica nell’ex sito Pertusola, e non invece
lontano dalla città così come inserito nell’accordo e nei decreti ministeriali, è irricevibile e
va con forza respinta.
La Calabria oggi deve trovare compattezza e stringersi intorno al suo assessore regionale
all’Ambiente. Il nostro Capitano Ultimo sta lottando per difendere i diritti dei calabresi e
noi dobbiamo, insieme e al di là delle bandiere, dargli forza per vincere le battaglie sul
fronte dell’ambiente e della giustizia sociale.
Il capogruppo
Danilo Arcuri