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Brexit, via libera alle linee guida sulla Brexit dal vertice Ue.

Redazione

Via libera dei ’27’ alle linee guida per il negoziato sulla Brexit dal vertice Ue a Bruxelles.  “Un mandato politico dei 27 forte ed equo è pronto per le discussioni sulla Brexit”, sottolinea il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

“La sfida non è solo quella di gestire bene il negoziato col Regno Unito, ma quella di rilanciare l’unità nei prossimi mesi”, afferma il premier Italiano, Paolo Gentiloni.

“Questo – aggiunge – non dipende solo dalla nostra unità, ma anche dalla capacità della Ue di cambiare su alcuni dossier fondamentali per l’Unione. Primo fra tutti quello di una politica economica che accompagni e non deprima la crescita. Ora abbiamo finalmente crescita in tutti i 27 paesi europei, dobbiamo accompagnarlo. Secondo, quello di avere una politica migratoria comune”.

“Oggi bisogna ragionevolmente, con spirito non di vendetta, organizzare una separazione” dalla Gran Bretagna, “che avrà una complicazione tecnica-economica straordinaria – dice ancora il presidente del consiglio -. In questa complicazione noi difendiamo gli interessi italiani – non ci sono grandi pericoli per l’Italia – difendiamo gli interessi dei nostri cittadini nel Regno Unito, e difendiamo l’unità dell’Unione”.

E’ un richiamo all’unità dei 27 il messaggio lanciato dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk al suo arrivo al vertice:  “Dobbiamo restare uniti come Ue a 27, solo così saremo in grado di concludere i negoziati, e la nostra unità è anche nell’interesse della Gran Bretagna”. Tusk si è detto “fiducioso che non cambierà” il “sostegno” attuale che al momento c’è a questo approccio da parte dei 27 e delle altre istituzioni Ue. Ha quindi ribadito che l’approccio è quello di chiudere prima con il passato per poi definire il futuro: “Non c’è dubbio che tutti vogliamo una futura relazione stretta e forte con la Gran Bretagna, ma prima dobbiamo sistemare il nostro passato, questo è l’unico modo per procedere”. Il presidente Ue ha ricordato anche che “la prima priorità per l’Ue e la Gran Bretagna” è garantire i diritti ai cittadini “da entrambe le parti”.

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