«L’ennesima crisi idrica a Catanzaro dimostra che Sorical non ha un piano di emergenza né alimentazione alternativa per i serbatoi cittadini». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «Le soluzioni tecniche per fronteggiare una simile evenienza vanno previste nell’ambito di una gestione corretta ed efficiente degli acquedotti. Gli schemi di Catanzaro, al contrario di quanto sostenuto da Sorical, sono tutti interconnessi o lo erano quando realizzati». «Si dovrebbe presto riattivare – prosegue il deputato 5stelle – l’impianto di sollevamento di Sansinato vecchio, se non fosse stato smantellato forse da Sorical, che comunque ha l’obbligo di sorvegliare, stando alla convenzione di servizio. Risultano smantellate o dismesse anche le interconnessioni idrauliche, indispensabili per alternative in casi di emergenza». «Pertanto, al fine di sopperire all’emergenza idrica – propone il parlamentare M5s – bisogna assicurare il buon funzionamento degli acquedotti di Campo-pozzi Corace, Campo-pozzi Alli basso e Sansinato. Rammento che la convenzione sugli acquedotti calabresi non prevede la modifica degli schemi». «Insomma – conclude Parentela – subiamo tariffe illegittime dagli esordi di Sorical, a Catanzaro per circa 10milioni. Ciononostante ci tocca finanche pagare un disservizio tanto scandaloso, che ha lasciato a secco il capoluogo di Regione. Il sindaco Sergio Abramo, già presidente di Sorical, intende muoversi oppure a casa sua l’acqua arriva in altro modo?».
Catanzaro: mancanza acqua, Parentela (M5S) attacca Sorical
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