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Consigliere comunale Fabrizio Meo sul Consiglio comunale convocato sulla crisi Datel del 22 maggio 2024

Redazione

Ci abbiamo provato verrebbe da dire, ma abbiamo fatto un buco nell’acqua.
A ben riflettere il Consiglio Comunale de 22.05.2024, si traduce, dal punto di vista formale nel niente.
Al termine della seduta convocata alla vigilia dell’appuntamento elettorale delle europee è bene che
si sappia che il Consiglio Comunale di Crotone, non ha deciso, niente, assolutamente.
Ciò è avvenuto non tanto perché nel corso della riunione non siano state fatte affermazioni forti,
abbiamo ascoltato infatti proponimenti persino feroci che hanno strappato applausi, ma sta di fatto
che al termine della seduta, non si è votato su niente e nulla si è deliberato.
Nessuna votazione, nessun documento di alcun genere è scaturito da tale consesso, come invece
sarebbe stato lecito attendersi.
Il perché ciò sia accaduto non si riesce neppure a comprenderlo, sta di fatto che ad un certo punto, il
Presidente del Consiglio ha licenziato i presenti ed addio.
E’ questo il terzo Consiglio Comunale straordinario convocato con modalità allargate nel quale non
si riesce a produrre un documento condiviso, il precedente aveva visto la maggioranza bocciare
proposte che andavano nel senso di richiedere che la bonifica si facesse, i veleni fossero portati fuori
regione e che i responsabili della mancata bonifica fossero perseguiti, il precedente ancora, sull’antica
Kroton, aveva visto il Presidente del Consiglio, negare la possibilità del voto, in quello di ieri abbiamo
superato noi stessi, semplicemente il Presidente del Consiglio ha suonato la campanella e siamo
dovuti andar via.
Oggi vengo a conoscenza di una richiesta inviata dai sindacati al Prefetto di Catanzaro ed alle
istituzioni locali che pretende un incontro e la convocazione del tavolo di crisi presso il competente
ministero e paventa possibili iniziative di lotta, bene, tanto più che tale opportuna richiesta non poteva
provenire dal Consiglio comunale di Crotone che nulla ha deliberato.
Personalmente mi ero permesso di proporre che l’Amministrazione comunale prendesse anche
contatto con il gruppo Eni che ha il suo interno una galassia di società e risorse quasi illimitate.
Sarà che quando penso ad Eni mi viene in mente Enrico Mattei e che al contrario del Sindaco che
però si è ricreduto, non ho mai considerato Eni un nemico a prescindere e ritengo che sarebbe stato
più che lecito tentare un’interlocuzione nel nome della salvaguardia di lavoratori che da qui a breve
potrebbero non avere uno stipendio su cui contare.
Sta di fatto che l’Amministrazione comunale non ha sino ad oggi tentato alcuna formale
interlocuzione né con Eni né con altri soggetti privati e che il Consiglio comunale del 22 maggio non
ha formalizzato alcuna delibera di alcun genere.
Mi auguro che nei prossimi giorni potranno essere le forze sociali ed i lavoratori a dettare l’agenda
ed il da farsi, mi auguro che la nostra Comunità ritrovi la capacità d’indignarsi.
Rimarrà comunque qualcosa di questo Consiglio è sono state le accorate ed appassionate richieste dei
due rappresentanti dei lavoratori che hanno parlato a nome di centinaia di famiglie delle cui
aspettative abbiamo il dovere di farci carico.

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