Sentiamo di dover prendere una posizione a fronte delle ripetute decisioni adottate
dall’Amministrazione comunale che ci pare rischiano di svilire il prestigio di quella professione
forense alla quale ci siamo entrambi affacciati in tempi diversi, ma con la medesima consapevolezza,
di vivere cioè in una Città che ha dato nomi autorevoli che di questa professione hanno contribuito a
fare la storia e la tradizione nella nostra Regione e non solo.
Il ripetuto ricorso da parte del Comune di Crotone a pure assai autorevoli professionisti, le cui
indubbie e meritorie capacità sono fuori discussione ma esercitanti fuori provincia è una scelta
discrezionale che pare basarsi su una scelta comparativa che porrebbe la classe dei professionisti
locali, in condizioni di subalternità e che finisce inevitabilmente per svilire agli occhi della pubblica
opinione, in un momento oltretutto di estrema difficoltà per tutti, una categoria che mai ha demeritato
e che tanti nomi illustri ha dato anche tra gli amministratori che questa Città nel corso degli anni
hanno guidato.
Non vogliamo credere che simili, reiterate scelte che ci pare arduo possano considerarsi, oramai,
frutto di semplice causalità, debbano decifrarsi, alla stregua di una magari inconsapevole nemesi, nei
confronti di una categoria composta da concittadini che con il populismo gridato e vacuo hanno
sempre avuto poco a che spartire.
La nostra riflessione, viene, doverosamente, dopo condivisibili prese di posizioni ben più autorevoli,
provenienti dal consiglio dell’Ordine degli avvocati e dalla Camera penale di Crotone che in modo
diretto e franco hanno espresso un disagio che è di chi questa professione l’ha pratica e di chi ad essa
si affaccia con speranza e la necessaria riverenza.
Riteniamo che sulla vicenda di alcuni prestigiosi incarichi professionali conferiti in questi ultimi mesi
dall’Amministrazione comunale di Crotone si debba riflettere e vada aperto un confronto.
Consiglieri comunali
dott.ssa Marisa Luana Cavallo
avv. Fabrizio Meo