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Crotone, Fabrizio Meo: Una Città la nostra il cui passato ha un significato per tutta l’umanità e che perciò non si può sottrarre alla memoria ed alla consapevolezza che ne è conseguenza.

Redazione

Con l’apposizione di una targa a celebrazione dei nostri connazionali precipitati, vivi e morti insieme, nelle profondità delle Foibe, un episodio spaventoso ed emblematico che storicamente si colloca tra la fine della seconda guerra mondiale e l’inizio della guerra fredda, la IV Commissione consiliare che ha tra le sue competenze la cultura e la pubblica istruzione e che mi onoro di presiedere, si ripropone di sollecitare una riflessione su un passato che tanta parte deve avere nell’elaborazione dei valori che oggi ci riproponiamo di perseguire e tramandare alle future generazioni. Al di là di ogni lettura revisionista e riduzionista, l’eccidio di tanti innocenti, colpevoli di rappresentare un ostacolo alle mire espansionistiche del comunismo titoista, tra loro, uomini, donne, sacerdoti ed anche alcuni italiani che avevano preso parte alla lotta contro il nazifascismo e finanche militanti comunisti, tutti animati dalla consapevolezza della loro italianità, rappresenta un momento buio e disumanizzante della storia italiana ed europea, un orrendo crimine contro l’umanità. Celebrando i tanti innocenti, trucidati perché colpevoli di sentirsi italiani, eliminati in esito ad un premeditato disegno del totalitarismo Titoista, celebriamo anche le centinaia di migliaia di nostri connazionali protagonisti dell’esodo istriano, fiumano e dalmata, resi fuggiaschi da una persecuzione insensata che si nutriva di un odio ideologico e razziale, costretti a lasciare quella che era la loro terra, alcune di queste famiglie, approdate in un Italia in quel momento prostrata e poco incline a riconoscere l’alto valore morale della loro dolorosa scelta, finirono per stabilirsi anche nella nostra Città. Una Città la nostra il cui passato ha un significato per tutta l’umanità e che perciò non si può sottrarre alla memoria ed alla consapevolezza che ne è conseguenza.

La Commissione cultura ed il Consiglio comunale, nella loro interezza, facendosi promotori dell’accettazione del dono di una targa da oggi posta in Piazza dei martiri delle Foibe e da qui a poco di una statua che sarà collocata a celebrazione dei nostri militari vittime di deportazioni durante il secondo conflitto mondiale, nonché a ricordo di tutte le vittime di deportazione ed ancora di un
monumento che sarà dedicato ai nostri concittadini caduti durante la campagna di Russia nel corso del secondo conflitto mondiale, si ripropone di contribuire ad un dibattito che potrà arricchire i nostri giovani di insegnamenti e principi con i quali alimentare una speranza ed un riscatto che non potrebbe sostanziarsi di sole motivazioni economiche, ma che deve ispirarsi ad alti valori etici ed identitari. Nella giornata nazionale dedicata al ricordo dei martiri delle Foibe, la Città ha così dato il suo apporto che vale a contribuire alla ricomposizione di una pagina stracciata della nostra storia nazionale e per questo ringraziano l’A.n.i.o.c. di Crotone che con il suo Presidente, Cav. Pino Crea, ha voluto offrire un segno tangibile che ci accomuna tutti nel deciso ripudio di ogni forma di totalitarismo e razzismo. Il Presidente della IV Commissione consiliare del Comune di Crotone

Consigliere comunale
Fabrizio Meo

 

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