La “nuova”, e qui siamo già all’eufemismo considerati i nomi che la compongono, segreteria del Partito Democratico si comporta come il Conte Ugolino.
Prima fa i figli e poi se li mangia.
Eh si. Perché la “vintage” segreteria omette di dire nel suo comunicato che Akrea e Congesi sono “figli” suoi.
Sono figlie di amministrazioni a guida PD e, come si dice, se i figli crescono male la colpa è dell’educazione ricevuta dai genitori.
“Genitori” che piuttosto che preoccuparsi della crescita e dello sviluppo dei propri “figlioli” si sono serviti di strutture destinate a servizi essenziali per i cittadini per un uso meramente elettorale.
Qui hanno ragione i “sempreverdi” componenti della Segreteria PD.
In piazza Marinai d’Italia, durante la campagna elettorale, ho denunciato questa situazione e lo stato in cui si trovavano Akrea e Congesi.
Akrea quando siamo arrivati era praticamente allo sbando. Priva di mezzi e di risorse economiche, finanziamenti che rischiavano di essere perduti. Abbiamo operato una azione di risanamento, iniziato in molti quartieri la raccolta differenziata, da molti promessa compresi gli “âgées” della Segreteria PD, e mai realizzata.
Per quanto riguarda Congesi si sfiora il paradosso. Addebitare alla mia amministrazione la situazione attuale nella quale si trova il Consorzio è veramente incredibile.
La verità è che la mia amministrazione quei figli rinnegati dalla segreteria Dem sta tentando di metterli sulla giusta strada.
Se è questo il modo di fare opposizione “dura” da parte della Segreteria PD debbo constatare che siamo di fronte a metodi vecchi.
Come vecchi sono i nomi, come vecchie sono le facce.