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Crotone: Voce e la bonifica

Redazione

Giù la maschera!

di Ilario Sorgiovanni

Il Primo cittadino di Crotone non perde occasione per mistificare la realtà sulla bonifica  dell’area industriale e scaricare, in modo pilatesco, sulla politica regionale e nazionale, tutte le responsabilità per la mancata attuazione dei piani operativi di bonifica.

In ogni sua dichiarazione si percepisce il tentativo maldestro di rimescolare le carte per confondere le idee, insinuando  gravi dubbi e  sospetti sull’operato di chi l’ha preceduto e contestualmente  ergendosi al fantomatico ruolo di paladino della legalità.

Nella replica all’Onorevole Barbuto, prima afferma che nell’area ex impianti di Pertusola  i suoli saranno trattati con il soil mixing e poi rinnega il  tutto dicendo che,  in base al Pob fase 2, l’area sarà interessata solo dal capping cioè tombata). Qual è la verità? quanto ci costerà effettivamente in termini di salute e sostenibilità ambientale l’accordo di valorizzazione sottoscritto con ENI? 

Il Sindaco, per onestà intellettuale, farebbe bene ad ammettere che, da quando si è insediato,  il tema ambientale e la salute dei cittadini non sono più una priorità di questa amministrazione, che l’unico obiettivo è quello di resistere  al Governo della città e che, in cambio di qualche risorsa economica e di un cumulo di veleni e conseguenti tumori,  Eni ed i suoi partners  avranno carta bianca su Crotone.

Non basta pubblicamente dire No a nuove discariche  di rifiuti speciali pericolosi, per poi dichiararsi nei fatti  impotente ed ininfluente. Ciò che conta  sono le battaglie e l’onestà intellettuale con cui si perseguono, senza compromessi ed esitazioni, gli interessi generali di una collettività.  Ma questa è tutta un’altra realtà, che in molti candidamente abbiamo creduto possibile con questo Sindaco!

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