Primo giro di vite al sistema Ue delle omologazioni dopo lo scandalo del ‘Dieselgate’. I 28 hanno adottato un approccio generale che consente ora l’avvio dei negoziati con l’Europarlamento per arrivare al testo legislativo finale, a un anno e mezzo dalla presentazione della proposta della Commissione considerata più ambiziosa. Il testo adottato dal Consiglio competitività introduce controlli sulle emissioni ogni anno, minimo uno ogni 50mila auto immatricolate per Paese, in condizioni reali di guida, con i costi legati alle attività di omologazione a carico dei costruttori auto.
La Commissione Ue vedrà aumentare i suoi poteri di controllo, con la possibilità di compiere test, ispezioni e reagire immediatamente alle irregolarità, incluse multe sino a 30mila euro per veicolo ai produttori auto. Annacquata, invece, la maggiore sorveglianza Ue sulle autorità di omologazione nazionali che la Commissione aveva proposto: ci sarà invece un sistema di audit basato su ‘peer review’, a cui Bruxelles potrà partecipare e stendere poi un rapporto e renderlo pubblico.