Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha telefonato alla cancelliera Angela Merkel e le ha scritto una lettera di congratulazioni in cui ha “ribadito la convinzione che l’Ue ha bisogno più che mai di un governo tedesco forte per ridare forma a un continente forte”, e crede che “i negoziati per la formazione del governo contribuiranno a questo”. Lo ha affermato un portavoce, che ha aggiunto che Juncker ha anche parlato al telefono con il leader della Spd ed ex presidente dell’Europarlamento Martin Schulz.
Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha più volte detto che “bisogna evitare di dormire sugli allori” nei confronti di “chi vuole distruggere l’Ue” e che bisogna “fornire risposte adeguate” ai cittadini e “spiegare loro meglio” come funziona l’Ue. Così il suo portavoce in merito all’avanzata del partito di estrema destra Afd nelle elezioni in Germania.
Juncker si è “caldamente congratulato” con Merkel “per la sua vittoria storica, la quarta consecutiva”, ha affermato il portavoce, ed è per questo che, “alla luce delle importanti sfide globali, l’Europa ha bisogno più che mai di un governo tedesco forte, e di un governo che sia in grado di dar forma attivamente al futuro del continente”.
In ogni caso, dai “contatti” avuti “in questi giorni” dal presidente della Commissione Ue con i leader europei “siamo stati incoraggiati da una risposta complessiva positiva” alle ambiziose parole di Juncker sul futuro dell’Ue delineato nel discorso sullo Stato dell’Unione “che descrive in dettaglio il senso della destinazione” con i relativi “passi specifici, strumenti e roadmap”, ha precisato ancora il portavoce. Per questo, sottolinea la Commissione Ue, “siamo fiduciosi che la discussione che si intensificherà” nelle prossime settimane e mesi “sarà molto compatibile” con le proposte di Juncker.
Occorre “distinguere”, ha detto il portavoce riferendo le parole di Juncker, “tra coloro che mettono in dubbio le politiche europee da quelli che vogliono distruggere l’Ue”, da qui la “necessità di fornire risposte politiche adeguate alle reali preoccupazioni della gente, e spiegare loro meglio l’Ue di fronte al discorso populista”. Per questo “la Commissione Ue resta determinata e impegnata a continuare il lavoro su tutti questi fronti”.