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Una rete che raccoglie oltre quattrocento comuni del Sud Italia, nata su iniziativa del sindaco di Acquaviva delle Fonti (BA), per dare una risposta istituzionale forte e determinata finalizzata ad una equità territoriale nel nostro paese
Il sindaco Vincenzo Voce ha aderito convintamente facendo proprie le linee del documento redatto dalla Rete che propone una serie di misure atte a superare il gap che attanaglia il mezzogiorno d’Italia.
I sindaci di Recovery Sud valutano insufficiente la quota del piano europeo assegnata al Sud e chiedono l’attuazione immediata dei livelli essenziali delle prestazioni, l’adeguamento del sistema infrastrutturale a quello del resto del Paese (a cominciare dall’alta velocità), e interventi per potenziare le aree produttive.
Propongono il varo di un piano straordinario di assunzioni nei comuni del sud e la garanzia di livelli assistenziali delle prestazioni sanitarie, scolastiche e di trasporto adeguati.
Chiedono inoltre interventi di edilizia sociale attraverso il recupero dei centri storici, piani di recupero delle acque reflue, un piano di adattamento ai cambiamenti climatici, azioni per il recupero dimore storiche, deroghe per i Comuni in dissesto, l’eliminazione dei vincoli burocratici, interventi nelle aree interni, l’introduzione capillare di linee di bus elettrici o a idrogeno, investimenti nella bike economy, la promozione dell’agricoltura sociale, l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità semplificando le procedure di assegnazione ai comuni.
La proposta dei sindaci è stata già consegnata alla Commissione Affari Costituzionali della Camera mentre la rete è in continuo aggiornamento per la massiccia adesione che giunge da tanti comuni del sud
Domenico Campagna, Claudia Liotti e altri 22
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