“Ben vengano gli Hot spot, se rappresentano un efficace strumento per esaminare più accuratamente le domande di asilo dei migranti e per sveltire e ottimizzare le procedure d’identificazione”. È quanto afferma Mario Galea, consigliere comunale di Crotone del Partito democratico.
Galea poi si concentra sulle soluzioni per “evitare flussi spesso mortali nel Mediterraneo”, per il consigliere serve “adottare un diverso approccio, basato sul lavoro con le autorità libiche, per giungere ad un migliore controllo del loro territorio, migliorare la situazione dei migranti, per assistere quelli irregolari bloccati che vogliono tornare verso le loro case e per aprire strade legali verso l’Europa attraverso i reinsediamenti, per quanti necessitino della protezione internazionale.
Per Galea il Pd “deve mettere in primo piano i diritti della persona umana, il che non vuol dire che il nostro Paese deve restarsene inerme ed impotente di fronte alle manifestazioni di egoismo o, sarebbe meglio chiamarlo, menefreghismo degli Organismi europei. L’Italia non può certo trasformarsi in un unico campo di accoglienza dell’intera Europa.
Galea scrive inoltre che il Pd “non si è mai prestato a strumentalizzare disumanamente detta questione allo scopo di trarne vantaggi dal punto di vista elettorale, come finora hanno fatto e continuano vergognosamente a fare il partito di Salvini, di Meloni, il M5S e le forze conservatrici di centro destra anch’esse molto attente ad assecondare gli umori e gli istinti della gente portata a ragionare più con la pancia che con la ragione, per il timore, molto sentito in questo periodo di continuamente perdurante campagna elettorale, di perdere qualche voto”.
Migranti, Galea (Pd): “Sì agli Hot spot”
70