“Abbiamo esaminato la situazione dell’ordine pubblico, è una situazione tranquilla: nei primi sette mesi abbiamo avuto il quadro di un Paese accogliente, con livelli buoni di sicurezza, ci sono le condizioni per proseguire nell’approccio positivo avuto in questi primi 7 mesi”. Lo ha detto il ministro che oggi ha presieduto il Comitato nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Ferragosto.
“Nei primi 7 mesi abbiamo operato 67 espulsioni. Complessivamente dal 1 gennaio 2015 abbiamo avuto 199 espulsioni per ragioni di sicurezza: e’ uno strumento prezioso di prevenzione che altri Paesi non hanno”
Il quadro della minaccia legata al terrorismo “rimane alto ma nessuna minaccia imminente” e nei primi mesi sono state 67 le espulsioni, rimpatri effettivamente fatti nel Paese di provenienza”. Questa situazione è dovuta ad “un complesso di attività, in particolare del Comitato antiterrorismo che “tiene insieme le forze di polizia e dell’intelligence”, unico caso in Europa. Lo scambio di informazioni in tempo reale, ha aggiunto Minniti, è essenziale, con risultati straordinari. Il sistema di sicurezza nazionale, si è inoltre integrato positivamente con le forze armate.
L’andamento dei dati sulla sicurezza è “chiarissimo”: nei primi sette mesi dell’anno “i delitti sono diminuiti del 12% gli omicidi del 15%, quelli riconducibili criminalità organizzata del 41%”. Minniti ha aggiunto che sono diminuite anche rapine furti.
L’Italia ha affrontato una situazione difficile: da inizio anno c’è stato un più 70% di incendi con una media di oltre 1000 interventi al giorno. Minniti ha ringraziato la protezione civile e tutte le forze dell’ordine. “Alle Regioni spetta per legge la responsabilità primaria in questo campo e vogliamo farlo sempre piu’. Vogliamo rafforzare l’iniziativa di prevenzione verso l’attività dolosa: gran parte degli incendi sono di carattere doloso”, ha detto il titolare del Viminale.
Come è stato per i Balcani, anche nel “Mediterraneo centrale e occidentale l’Europa deve affrontare la sfida unita e mettendo in campo risorse adeguate perché si è dimostrato che attraverso una azione coordinata è difficilissimo ma non impossibile” risolvere i flussi dei migranti. “Siamo ancor sotto il tunnel, è lungo, ma per la prima volta io incomincio a vedere la luce alla fine del tunnel. Non so se sono troppo ottimista” ma l’auspicio è che si possa affrontare i flussi con impegno, il coordinamento, la passione civile di un grande paese.
Poi in merito al sequestro della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet: “E’ la prima volta che una nave di una Ong viene sequestrata: se vengo smentito sono il più contento di tutti”, ha detto il ministro. Al momento sono 5 le Ong che hanno sottoscritto il Codice del Viminale. Minniti ha ricordato che due Ong non hanno firmato. “Rispettiamo chi non ha firmato, crediamo ci debba essere rapporto di fiducia tra il dispositivo di sicurezza e salvataggio nazionale e le Ong. Pensiamo che questo rapporto debba andare avanti per il salvataggio di persone nel Mediterraneo centrale; si pone poi la questione delle condizioni di vita, questo e’ l’assillo personale mio e dell’Italia. Su questo abbiamo lavorato e messo in campo una iniziativa, questo deve essere l’imperativo su cui lavorare insieme al governo libico”.