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Migranti: Parlamento Ue vota domani via libera negoziati su Dublino

Redazione

Ottantotto eurodeputati hanno chiesto di mettere al voto in plenaria la proposta di riforma al regolamento di Dublino, già approvata con ampia maggioranza lo scorso 19 ottobre in commissione libertà civili. Il mandato per il negoziato con il Consiglio sarebbe scattato oggi in automatico se non fosse arrivata alcuna richiesta di voto entro la mezzanotte di ieri. Il voto è stato dunque messo in calendario per domani.

 

Il voto di domani alla plenaria del Parlamento europeo per il via libera al mandato negoziale sulla riforma del regolamento di Dublino, richiesto da 88 eurodeputati dei Paesi Visegrad, vedrà divisi gli eurodeputati italiani. Favorevoli quelli del gruppo socialista e quelli del Ppe, contrario Movimento 5 stelle, Lega Nord per l’astensione.

 

“La rivoluzione che abbiamo fatto funziona – afferma l’eurodeputata di Forza Italia, Alessandra Mussolini, relatrice ombra del Ppe per il dossier -, i Visegrad che sono contro l’accoglienza e vogliono i muri hanno capito che Dublino per loro è pericoloso ma hanno raccolto solo 80 firme: niente“. Anche il suo collega di partito Salvo Pogliese non vede rischi per il voto in aula: “Il Ppe è compatto – spiega -, il capogruppo ha preso una posizione netta in tal senso, siamo assolutamente ottimisti”.

 

“Gli unici che si stanno opponendo sono quelli della destra del gruppo Visegrad, i Paesi che rifiutano ogni forma di ricollocamento obbligatorio: è la prova che la nostra riforma funziona”, sostiene l’eurodeputata di Possibile, Elly Schlein, relatrice ombra per il gruppo S&D.

 

Noi votiamo contro ma per motivi opposti a quelli dei Paesi Visegrad – replica Laura Ferraradel M5s, relatrice ombra per il gruppo Efdd -. Loro non vogliono una ripartizione, noi vogliamo una ripartizione reale e non ipocrita. Nel testo prevalgono aspetti negativi e nella sostanza non cambia nulla”.

 

Gli eurodeputati della Lega hanno invece deciso per l’astensione, dopo avere già votato contro in commissione libertà civili a ottobre, dato che a loro parere la posizione assunta dal Parlamento è “non migliora la situazione dell’Italia”.

 

“Abbiamo bisogno di accelerare sulla riforma del meccanismo di Dublino, il sistema attuale non è sostenibile nel lungo termine e non possiamo continuare a lasciare la maggior parte delle richieste a un piccolo gruppo di Paesi”. Lo ha detto il commissario europeo alle migrazioni Dimitris Avramopoulos durante un dibattito al Parlamento europeo. “Il Parlamento europeo sta mandando un messaggio forte per la revisione – ha aggiunto -, è tempo per il Consiglio di avanzare”.

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