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Nicodemo Oliverio al Ministro delle politiche agricole sui gravi danni della siccità

Redazione

L’on Nicodemo Oliverio, capogruppo pd in Commissione agricoltura della camera, chiama il governo sulla situazione conseguente alla lunga siccità che ha compito il Sud e la Calabria in particolare.

Lo ha fatto con una interrogazione al Ministro Martina nella quale fra l’altro si legge:

“i cambiamenti climatici e, in particolare, la siccità che colpisce vaste aree del Paese, stanno producendo gravi danni all’agricoltura, secondo i dati dell’Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all’agricoltura (Ucea) le piogge sono diminuite in tutta Italia del 47,4%, soprattutto durante i mesi invernali; da febbraio 2017 l’anomalia pluviometrica è stata sempre negativa (marzo – 50 %,  aprile – 44 %, maggio -34 %).

 

Nel settore agricolo, e in particolare in quello olivicolo, la siccità e le alte temperature hanno contribuito a una maggiore diffusione delle malattie delle piante.

 

In Calabria l’olivicoltura rappresenta il principale comparto produttivo, sia per le quantità sia per la qualità dell’olio extravergine d’oliva.

 

Nella regione si registrano perdite nella produzione di oltre il 40%.

 

Ai danni da siccità si aggiunge la diffusione del Tripide dell’olivo (Liotrips oleae), un insetto dannoso che rende le piante improduttive per la prossima campagna olearia e pregiudicando anche quelle future.

 

La Coldiretti Calabria mette in evidenza che il calo in termini di produzione di olive è di circa 30 mila tonnellate (circa il 40% della produttività media). La provincia di Crotone registra un calo di produzione  dell’80 per cento.

 

Il comparto agrumicolo, pari 32 mila ettari (il 24% del territorio nazionale), si rileva una cascola significativa per effetto delle alte temperature e siccità, associati ai forti venti”.

 

L’on Nicodemo Oliverio ha chiesto:

” quali misure urgenti intenda adottare il governo al fine di proteggere le colture e difendere la redditività delle imprese, scongiurando una grave crisi del settore olivicolo-oleario calabrese, e in particolare:

se non intenda mettere in campo un piano di interventi per sostenere gli agricoltori calabresi attraverso l’attivazione delle misure previste dal Fondo di solidarietà nazionale con particolare riguardo agli interventi compensativi finalizzati alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole che hanno subito danni conseguenti alla siccità;

 

se non intenda intervenire con le risorse del Fondo di solidarietà nazionale, per sostenere interventi finalizzati all’aumento della capacità di erogazione delle infrastrutture irrigue connesse all’attività agricola, da parte dei soggetti preposti alla gestione delle acque, affinché applichino urgentemente ogni intervento utile al ripristino delle riserve idriche e alla salvaguardia delle produzioni agricole calabresi;

 

se non intenda attivarsi in sede europea affinché siano aggiornati gli strumenti di contrasto alle sempre più incombenti mutazioni del clima”.

 

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