Da oggi è un italiano, Michele Nicoletti, deputato Pd del Trentino, a guidare l’assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. È il secondo italiano a presiedere l’organizzazione nei 69 anni della sua storia. Il primo, nella prima metà degli anni ’70, è stato Giuseppe Vedovato.
Nicoletti assume l’incarico, un mandato di un anno rinnovabile una sola volta, in un momento molto difficile e delicato. Non solo per l’assemblea, toccata da scandali di corruzione e malcostume e orfana di una delle 5 delegazioni più corpose, quella russa, che non partecipa ai lavori dal 2016, ma anche per l’intera organizzazione del Consiglio d’Europa. Un fatto di cui il deputato Pd è consapevole: “Questo è un momento di grandi sfide per l’Europa e per questa organizzazione” ha detto Nicoletti all’Ansa facendo riferimento alle migrazioni, al terrorismo, ai populismi, ma anche ai conflitti tra paesi membri del Consiglio d’Europa e alle preoccupazioni per la tenuta dello stato di diritto in altri Stati. “È anche un momento storico in cui sono presenti grandi spinte centrifughe, penso a Brexit, ma anche alla Russia e alla Turchia” osserva Nicoletti, annoverando tra queste forze anche quella anti europeista presente in diversi Paesi.
Nicoletti vede una presidenza ispirata “all’europeismo italiano”, per un’assemblea “il cui compito è proporre un’Europa sempre più unita”. Tra le sue priorità quella di gettare le basi per un prossimo summit dei capi di Stato perché sia riaffermato il sostegno di tutti ai valori del Consiglio d’Europa.
Nato il 19 novembre 1956 a Trento, Nicoletti è laureato in filosofia e dal 2001 è professore ordinario all’Università di Trento. Segretario provinciale del Pd del Trentino dal 2009 al 2013, nel 2013 è eletto deputato nelle liste del Pd del Trentino Alto Adige Sudtirol. Lo stesso anno diventa membro e presidente della delegazione italiana all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, e nel 2016 è eletto capogruppo dei Socialisti, Verdi e Democratici. La nomina di Nicoletti rafforza la squadra italiana al Consiglio d’Europa. Il deputato si va ad aggiungere a un gruppo composto, tra gli altri, dal vice segretario generale dell’istituzione Gabriella Battaini Dragoni, dal presidente della Corte europea per i diritti umani Guido Raimondi, dal presidente del Comitato europeo per i diritti sociali, Giuseppe Palmisano e dal presidente della Commissione di Venezia, Gianni Buquicchio.