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Officina civica Crotone: Tre notizie di rilievo hanno attraversato questa settimana, fornendo qualche spunto di riflessione.

Redazione

La prima, è che gli amici di “Noi Moderati”, scongiurata la possibilità di diventare “Uni e trini” possano dedicarsi alla costruzione di una grande area popolare e Liberale, Crotonese, che però rimetta le cose in ordine, piuttosto che confonderle ulteriormente. Non ce n’è bisogno. La seconda, è che finalmente, dopo 5 anni e diversi Governi, avremo il commissario per la bonifica che potrà riprendere l’attività laddove si era interrotta e rimasta impantanata nei dubbi amletici del Ministro Costa e delle parlamentari 5Stelle. Di questo, credo, si debba ringraziare il Ministro Fratin, il Presidente Occhiuto e il Presidente della Provincia Ferrari, per il lavoro discreto, non roboante ma efficace. Per noi, il fatto che il commissario Errigo corrisponda al responsabile di ARPACAL non è un punto di equivoco ma è, addirittura,  dirimente dell’intera ed annosa questione bonifica. Nessuna commistione fra controllore e controllato quando ad operare, in sinergia , sono entità dello Stato. La terza, è che il Sindaco, dopo tre anni nei quali ha dovuto cambiare 2 Giunte e il Presidente del Consiglio, ha deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo annunciando la nascita del “Suo” movimento civico. Questo fatto ci fa’ compiere una brevissima considerazione.

Le sue liste, in origine tutte civiche, si sono scomposte ed articolate in Consiglio non solo per i gettoni di commissione ( 13 mono gruppi) ma perché evidentemente la leaderschip non è stata all’altezza del ruolo.

Da tempo la maggioranza non è tale e la responsabilità non può essere, sbrigativamente, attribuita a sedicenti traditori complottisti. Certamente, fra i facinorosi, ci saranno anche consiglieri dediti ad “affari di famiglia” ma, tuttavia, anche in quel caso è il Sindaco che ne risponde alla Città. Ultima considerazione, fa bene il Sindaco a decretare il fallimento della prima esperienza( Marinai d’Italia) ed a rilanciare la sfida, da P.zza della Resistenza, per il fine legislatura. Egli sa bene, però, che gli affari e i bilanci familiari si tutelano meglio stando dentro e non fuori dalle Istituzioni. Per cui, i 17 Consiglieri sono certi, forse anche più, purché questa volta siano chiari gli obiettivi di Governo e, soprattutto, gli alleati dell’oggi e del domani. Basta con il camaleontismo di cui il Sindaco è stato primatista in soli 2 anni e mezzo. Noi, per quanto ci riguarda, lavoreremo, nella chiarezza, per creare un’alternativa autorevole, affidabile ed ambiziosa.

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