“L’Unione europea non è un attore militare impegnato in Siria, per alcuni ciò ci rende meno influenti, invece ciò ci rende più forti nella ricerca di una soluzione politica”. L’Alto rappresentante per la politica estera e di difesa della Ue Federica Mogherini ha difeso oggi, intervenendo nella plenaria di Strasburgo, il ruolo dell’Europa nel conflitto siriano. “Siamo sempre stati vicini alla popolazione siriana”, con progetti concreti e “come principali donatori”, per questo “abbiamo un ruolo più importante nella mediazione politica”, ha affermato ancora Mogherini, rimasta nella giornata di oggi in contatto con l’Inviato speciale del segretario generale dell’ONU per la Siria Staffan de Mistura, impegnato nel riavvio dei negoziati a Ginevra.
“Noi non abbiamo distrutto nulla”, ha insistito l’Alto rappresentante Ue, “e abbiamo salvato le vite dei siriani e per questo possiamo aiutarli a ricostruire il paese”. Questa, ha aggiunto, è una “risposta a tutti quelli che ci dicono che siamo impotenti perché non stiamo sparando”. Mogherini ha ribadito che la “ricostruzione inizierà solo una volta terminata la transizione politica” e che “la pace potrà essere costruita solo dai cittadini siriani: nessuna potenza regionale o globale – ha aggiunto – può risolvere questa crisi da sola”. L’obiettivo finale del sostegno Ue all’impegno dell’Onu, ha concluso, “è quello di accompagnare la popolazione nel cammino che porta verso una Siria inclusiva, integrata e unita”