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Stop a ddl orfani femminicidio. Boschi: ‘Stupore e dispiacere’

Redazione

I senatori di FI, Gal e Lega dicono no all’esame in sede deliberante (cioè senza passare dall’Aula) del disegno di legge che tutela gli orfani di femminicidio. E questo, spiegano alcuni dei parlamentari che in commissione Giustizia del Senato hanno posto il veto, perché nel testo si “fa riferimento ai figli delle unioni civili” tentando “di far entrare dalla finestra” un tema ancora caldo e soprattutto “già affrontato in altra sede”. Per la sottosegretaria Maria Elena Boschi è “stupore e dispiacere per la scelta del gruppo di Fi al Senato di stoppare la legge in favore degli orfani vittime di crimini domestici approvata all’unanimità alla Camera dei Deputati. Negando la sede deliberante per la legge, allunga i tempi per approvarla e mette a rischio il risultato finale”. E si augura “che i deputati e le deputate di Fi, a cominciare dalle ex ministre Carfagna e Prestigiacomo, facciano cambiare idea ai loro colleghi del Senato”. “Perché – si chiede Boschi – rimandare una legge che si può approvare subito? Gli orfani delle vittime hanno bisogno di riposte e di averle il prima possibile”. “Faccio fatica a comprendere il ritiro del consenso da parte del centrodestra alla sede deliberante in commissione Giustizia sul disegno di legge in favore gli orfani di Femminicidio – ha detto la ministra dei Rapporti con il Parlamento Anna Finoccchiaro -. C’è l’urgenza di rafforzare le tutele per quei minori che sono rimasti orfani in seguito a crimini domestici. Ritardare l’approvazione di un provvedimento così importante è una scelta priva di senso. Mi auguro ci siano ancora i margini per un ripensamento, soprattutto da parte delle donne di centrodestra che sono assolutamente consapevoli della necessità di questa legge”.

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