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TALLINI (FI) SU SACAL

Redazione

“L’assunzione di incarichi di vertice in un partito richiede un supplemento di responsabilità e di equilibrio. Stupisce pertanto che l’on. Mario Magno, che autorevolmente ricopre il ruolo di vice coordinatore provinciale di Forza Italia, si sia lasciato andare a considerazioni emotive e molto parziali sulla delicata vicenda Sacal, aprendo pericolosi spiragli di campanilismo tra due realtà – Catanzaro e Lamezia Terme –che hanno invece tutto l’interesse di agire in sinergia.

E’ evidente che i giudizi sulla città di Lamezia Terme e sui lametini, oggetto di una conversazione intercettata e riferita ad una delle persone indagate, sono inaccettabili.

Ed è altrettanto evidente che occorre attendere con fiducia e serenità l’esito dell’inchiesta, dalla quale emergeranno con chiarezza le responsabilità dei singoli ed i contorni di questa vicenda. La magistratura agirà, non ho dubbi,con  il consueto equilibrio e senso di responsabilità.

Io credo sia però necessario separare il giudizio su eventuali comportamenti ed errori personali, dal giudizio complessivo sull’efficacia del management di Sacal. Sono certo che il collega Mario Magno non avrà difficoltà ad ammettere che la società aeroportuale, sotto la guida del dottor Colosimo, ha raggiunto traguardi impensabili, consentendo allo scalo di Lamezia Terme di collocarsi tra i 13 aeroporti strategici italiani. L’aumento esponenziale di traffico passeggeri, il risanamento dei conti, l’allargamento delle linee e dei collegamenti nazionali e internazionali, sono risultati innegabili, anche se purtroppo rischiano di essere offuscati da vicende che, se confermate, sarebbero più che censurabili.

Ritengo, in definitiva, che le dichiarazioni dell’on. Magno siano frutto di emotività, in buona parte ingenerose verso il lavoro svolto dal management di Sacal, al netto di comportamenti individuali che sono oggetto di inchiesta da parte della magistratura.

Niente in contrario, da parte mia, che alla presidenza di Sacal sia chiamato un manager di Lamezia Terme, purchè tale scelta non sia frutto di posizioni campanilistiche che acuiscano divisioni anacronistiche inaccettabili.

Sono certo che l’on. Magno, di cui conosco il senso delle istituzioni, non si presterà a speculazioni e operazioni di sciacallaggio che indebolirebbero la prospettiva della costruzione di una forte area centrale della Calabria, imperniata sull’asse paritario Catanzaro-Lamezia Terme.”

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