“Storicamente l’Italia non ha mai avuto un buon rapporto con le norme europee e gli adempimenti comunitari: questo ci è costato in termini di bilancio e di credibilità politica. Ora siamo passati dall’essere maglia nera a maglia rosa” sul numero di procedure d’infrazione: “ci costava in termini di credibilità ma anche di guadagno e di sicurezza dei cittadini, perché si trattava di mancate occasioni di miglioramento per i cittadini”. Lo dice il sottosegretario con delega all’Ue Sandro Gozi, nel corso della conferenza stampa “Infrazioni, frodi, aiuti di stato Ue 2014-2017: tre anni e mezzo di risultati e risparmi record”.
“Siamo riusciti a ottenere buoni risultati con il buon governo, uscendo dalla dittatura dell’emergenza e introducendo la cultura della prevenzione e della programmazione. In passato sono state cercate scorciatoie amministrative e l’Italia era fanalino di coda: pagava in termini di multe e di credibilità”, aggiunge. “Abbiamo negoziato, primi in Europa, un accordo con la Commissione europea per gestire in via preventiva gli aiuti di Stato”, sottolinea tra l’altro.