“Ancora stupita dall’enorme divario tra la preoccupante realtà descritta dai produttori agricoli calabresi – che lamentano ritardi insostenibili nelle erogazioni dei contributi spettanti da parte del sistema regionale – e quella fantastica (o fantasiosa) raccontata dal governo calabrese, che si vanta di una strepitosa efficienza nella distribuzione delle risorse destinate al mondo agricolo, leggo le diverse note stampa di un’organizzazione professionale agricola che notoriamente non è vicina alle posizioni del centrodestra, quale Coldiretti. E’ proprio l’associazione a incalzare prima il governo Oliverio sulle inadempienze del Dipartimento Agricoltura – riferendosi in particolare alle penalizzazioni sui pagamenti degli aiuti a superficie della Pac e del Psr – , poi a commentare i dati dell’ultimo rapporto Svimez, che evidenziano il contributo dell’agricoltura nella crescita dell’economia e dei livelli occupazionali in Calabria, rimarcando che “se l’impegno della Regione Calabria fosse stato pari a quello degli agricoltori, la situazione poteva essere ancora migliore”. Da ultimo una nota con cui Coldiretti solleva il caso “l’ultimo in ordine di tempo”, delle graduatorie definitive del pacchetto aggregato e della misura agroindustria del PSR 2014-2020, su cui pendono numerose istanze di riesame, denunciando come, in contraddizione con le decisioni condivise in sede di tavolo tecnico, il Dipartimento ha iniziato ad emettere i decreti. “Al Dipartimento Agricoltura le procedure amministrative continuano ad essere ignorate”, dice senza mezzi termini Coldiretti, parlando sarcasticamente di “ansia dal prestazione” per far vedere la luce ai primi decreti e denunciando “confusione amministrativa” e il rischio “di inficiare definitivamente i bandi interessati”. Probabilmente il governo regionale dirà che anche la Coldiretti, che appena cinque mesi fa si è vista costretta ad invadere con i trattori la Cittadella per suonare la sveglia al governo Regionale, ha preso un abbaglio. Penso invece che la politica debba fare tesoro delle critiche costruttive che arrivano innanzitutto da chi vive i problemi nella propria attività quotidiana, anziché rifiutare il confronto e negare le difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti”.
Fondi agricoltura, Wanda Ferro dopo le note di Coldiretti
84
articolo precedente