Si è insediato il Consiglio d’amministrazione del Centro di Ricerca e Servizi Avanzati per l’innovazione rurale Condoleo, l’importante struttura che promuove e realizza la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura in tutte le sue connessioni con le altre filiere produttive. Il CdA al proprio interno ha eletto all’unanimità il presidente nella persona di Enzo Bruno. Nella stessa seduta è stato nominato il direttore generale del Centro, nella persona di Rosetta Alberto.
L’insediamento del CdA è avvenuto ieri mattina, nella sede della Sala Giunta della Provincia di Catanzaro, al termine di una discussione dell’assemblea dei soci articolata e proficua dedicata alle finalità e alle azioni programmatiche da attivare per strutturare la rete dei servizi. Ricordiamo che, il CdA che da Statuto deve assicurare l’operatività del Centro Condoleo, risulta così composto: due rappresentanti degli Enti locali, il sindaco di Belcastro Maurizio Pace e il sindaco di San Vito Sandro Doria; due rappresentanti delle associazioni, vale a dire Luigi Muraca designato dall’ordine provinciale dei dottori agronomi e forestali e Marziale Battaglia, presidente del Gal Serre Calabresi alta Locri; tre i componenti di competenza della Provincia di Catanzaro, nelle persone di Enzo Bruno, Valerio Donato e Stefano Alcaro. Secondo l’articolo 8 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione elegge al suo interno il Presidente, scelto tra i membri designati dalla Provincia di Catanzaro.
Ancora un passo in avanti, quindi, verso la piena funzionalità del Centro di Ricerca e Servizi Avanzati per l’innovazione rurale Condoleo, anche in seguito all’avvio della discussione sul Piano strategico del Centro Servizi Avanzati “Condoleo” che, secondo quanto rimarcato in sede di CdA, non deve essere solo un documento programmatico ma soprattutto un metodo di lavoro per gestire in rete le diverse componenti del territorio, un piano-programma di lungo periodo, mediante il quale i problemi complessivi, le dinamiche, le tensioni e le opportunità presenti nel territorio sono individuati, monitorati, sviluppati, al fine di costruire soluzioni complessive e di ampio respiro.
Nel corso del confronto in assemblea dei soci – che ha preceduto l’insediamento del CdA – è stato rimarcato come il fine e compito del Centro sia quello di creare una base progettuale estesa e comunitaria, in grado di unire gli attori locali, di farli agire insieme, di stimolare la cooperazione e la condivisione della scelte; in grado di stimolare percorsi virtuosi di crescita e di attrazione di finanziamenti e investimenti. In questa direzione, per garantire una maggiore rappresentatività dei territori è stata condivisa la necessità di ampliare la partecipazione con una adeguata alternanza nell’organo operativo del Centro, individuato nel CdA.
“Il Centro di ricerca – ha dichiarato il neo presidente del CdA Bruno – è un esempio virtuoso di come possono essere spesi bene i fondi europei. Ci stiamo giocando una partita importante: ci sono tutti i requisiti affinché CRISEA diventi un centro d’eccellenza a supporto delle politiche di innovazione del sistema, diventando incubatore di nuove imprese locali che investano nell’eco compatibile, attraverso un sostegno concreto alle attività di ricerca e sviluppo”.