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Unità di dialisi a Trebisacce: evitare la chiusura temporanea

Redazione

Eseguire i lavori di adeguamento della struttura senza pregiudicare i diritti dei cittadini.

È la richiesta che il consigliere regionale Gianluca Gallo indirizza ai vertici dell’azienda sanitaria provinciale con riferimento ai preannunciati interventi di manutenzione straordinaria che dovrebbero interessare, nelle prossime settimane, l’ala dell’ospedale di Trebisacce che attualmente ospitata l’unità di dialisi. «L’esecuzione dei lavori programmati – osserva Gallo – comporterebbe inevitabilmente la chiusura, sulla carta temporanea, del centro di dialisi, l’unico punto di riferimento per diversi comuni del territorio e decine di migliaia di cittadini. Un’ipotesi carica di conseguenze negative per i dializzati, che sarebbero costretti a ricorrere ad altre strutture, con pesanti penalizzazioni soprattutto quanto agli spostamenti, in un’area fatta di piccoli centri molti dei quali montani, d’un sistema viario precario e di trasporti pubblici quasi inesistenti». Anche per evitare il rischio «che soluzioni immaginate come transitorie possano poi diventare definitive, come spesso accaduto nel recente passato, con conseguente rinvio sine die della riapertura dell’unità di dialisi», sottolinea Gallo, «a tutela dei cittadini e delle loro sacrosante esigenze sarebbe comunque opportuno adottare gli accorgimenti utili a consentire sia l’esecuzione dei lavori di adeguamento sia, magari in altra ala dell’ospedale, il prosieguo delle attività del centro di dialisi».

Conclude il consigliere regionale della CdL: «Ritengo ragionevole la linea sin qui espressa dal sindaco di Trebisacce Franco Mundo, che ha chiesto all’Asp di voler concordare preventivamente col Comune ogni iniziativa, manifestando da subito la ferma contrarietà all’ipotesi di sospensione delle attività del centro. Auspico che anche la Regione, condividendo le giuste richieste del primo cittadino trebisaccese, faccia sentire la sua voce. Per quanto mi riguarda, in quest’ottica sosterrò le proposte in campo, ad iniziare da quelle già annunciate dall’Aned, che troveranno formalizzazione nel corso del pubblico incontro programmato a Trebisacce per la mattinata di domenica. Ci sarò, come consigliere regionale ed ancor prima e soprattutto da cittadino di una Sibaritide che non merita altri scippi. Neppure temporanei».

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