Il sindaco Mario Occhiuto ha scritto al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, richiedendo la revoca in autotutela della nomina dell’ing. Cuzzocrea quale commissario per dare avvio alle procedure di gara già di competenza dell’Atem 1 di cui il Comune di Cosenza è municipalità capofila.
“Evidenzio la illegittimità e la gravità di questo atto”, ha annunciato Occhiuto nella suddetta comunicazione ufficiale.
Giova ricordare che la riforma del servizio di distribuzione del gas naturale, a regime, ha azzerato le concessioni comunali affidando il servizio di distribuzione del gas naturale per ambiti territoriali minimi (ATEM) e non più per singolo Comune. Nello specifico, Cosenza doveva recepire le approvazioni consiliari della convenzione da parte dei municipi facenti parte di Atem 1, di almeno il 50% dei “PDR” dislocati nei vari territori, e più volte sono stati sollecitati i Comuni inadempienti (come è facilmente riscontrabile dagli atti).
Il Comune di Cosenza si è infatti più volte prodigato nel formulare solleciti ai Comuni inadempienti, ragion per cui il commissariamento era semmai più opportuno per tali Comuni (come richiesto con apposita nota del 09-08-2017 al MISE, ad oggi senza risposta) e non già per quello capofila al quale nulla è contestabile.
Né si può tacere – si legge anche questo nella missiva di Occhiuto a Oliverio – della ulteriore assurdità derivante dal fatto che viene esclusivamente operato il commissariamento di Atem 1 della quale Cosenza è capofila, quando nessuno nella Regione Calabria (nemmeno nelle altre province) ha ancora dato avvio alle procedure di gara delle quali appunto si disserta.
Per ultimo, ed è forse la questione più eclatante, non si può non stigmatizzare – afferma Mario Occhiuto – la circostanza della discutibile nomina operata, sotto un duplice profilo: A) Viene nominato commissario un consigliere comunale del Comune di Rende la cui inadempienza nella approvazione della convenzione è quella con maggiori effetti, trattandosi del Comune con maggiori “PDR” dopo Cosenza. Quasi a premiare così il Comune che maggiormente ha impedito il perfezionamento delle procedure. B) La nomina di un ruolo prettamente gestionale in capo ad un consigliere comunale ci riporta indietro di circa 30 anni e cioè a prima della riforma 142/1990 che ha separato nettamente funzioni di indirizzo e funzioni di gestione.
“Appare una scelta molto poco trasparente quella di commissariare il Comune di Cosenza affidando il commissariamento a un consigliere comunale di Rende – dichiara il sindaco Occhiuto – Procedure di gara tanto delicate per volumi tanto alti (stiamo parlando di 200milioni di euro) non possono essere condizionate da quello che francamente appare come un baratto politico. Le strategie per il territorio dovrebbero essere portate avanti in maniera diversa. È per tale motivo che ci riserviamo di rivolgerci all’autorità giudiziaria in caso di mancato accoglimento della richiesta di revoca della nomina del Commissario”.