“Le aree svantaggiate e montane – si legge in una nota stampa dell’Anpa – sono una priorità del PSR. Agli agricoltori calabresi, con la misura 13 (Indennità compensativa) è stato assicurato un aiuto per ettaro di 250 euro per quelli che operano nelle zone svantaggiate e 350 euro per ettaro per quelli che operano nelle aree montane, ogni anno, a partire dal 2015 fino al 2020.
Le risorse, dunque, dovevano essere spalmate su tutto il periodo facendole bastare, attraverso la suddivisione delle aziende per fasce di superficie e la previsione di un meccanismo di assegnazione delle risorse decrescente rispetto all’aumento della superficie aziendale e un tetto massimo dell’importo concedibile.
La regione, con l’avallo delle cosiddette organizzazioni Agricole più rappresentative, ha, invece, ceduto alle pressioni delle lobbies di un pugno di aziende latifondiste prevedendo un aiuto per superficie e un importo illimitati.
Così, qualche centinaio di aziende hanno fatto immeritatamente il pieno di soldi mentre altre decine di migliaia di aziende hanno preso le briciole e ora vengono abbandonate nel difficile lavoro di coltivazione e allevamento nelle aree svantaggiate della Calabria.
Questa è la triste verità verso la quale l’ANPA – LiberiAgricoltori e tutti gli agricoltori calabresi esprimono protesta, rabbia e indignazione.
Altro che plauso!
Per quanto riguarda il 2018 ci chiediamo: “Quando ARCEA dice una bugia”?
Nella risposta data al CAA Liberi Agricoltori il 30/03/2018 quando afferma “: “In riferimento alla richiesta, si fa presente che, con nota prot. siar n° 72190 del 27-02-2018, il Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari ha comunicato che per la misura 13, annualità 2018, non è prevista l’apertura di un nuovo bando, non essendo disponibile, allo stato attuale, ulteriore dotazione finanziaria.
Oppure nel comunicato del 4 aprile quando afferma che il bando per il 2018 ci sarà.
Infine, per quanto riguarda il 2017, la Regione si affretti a ripristinare il 60% delle risorse mancanti e a pagare gli agricoltori.
Diversamente, nei prossimi giorni, l’ANPA – LiberiAgricoltori Calabria avvierà una vertenza legale a nome delle migliaia di agricoltori soci che, dopo la pubblicazione del bando e della graduatoria definitiva, hanno maturato il diritto soggettivo ad essere pagati e la Regione, sicuramente, non può più modificare unilateralmente il bando.
Pertanto, in attesa di risposte precise da parte del Presidente Oliverio, ANPA – LiberiAgricoltori continua ad assumere specifiche iniziative a tutela degli interessi degli agricoltori calabresi, tra le quali quella di appellarsi alla Commissione dell’Unione Europea”.