La UIL FPL dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza ritiene la salute un bene comune e un diritto
che il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale deve assicurare in eguale misura ad ogni
cittadino. Le scelte politiche/gestionali degli ultimi anni hanno provocato nel sistema
sanitario pubblico e specificatamente nelle strutture ospedaliere, una drastica riduzione del
personale sanitario (dirigenti medici e sanitari, infermieri, tecnici, operatori sanitari) ed
amministrativo, il taglio di posti letto negli ospedali, lo svuotamento di professionalità e
servizi e, pertanto, la diminuzione delle prestazioni erogate ai cittadini.
Tutto ciò ha causato tempi lunghi d’attesa per visite, esami e interventi chirurgici e ha lasciato
sguarnite aree d’intervento essenziali come l’attività sanitaria specialistica.
Nel recente periodo, la pandemia da COVID-19, ha messo a nudo le fragilità del nostro sistema
sanitario e, in particolare, dell’ospedale di Cosenza. Nel periodo estivo le problematiche già
presenti si acutizzano diventando gravi ed urgenti. Alla base di tutto, riteniamo che ci sia una
grave carenza di personale, persistente ormai da anni, che le ultime gestioni non hanno mai
affrontato con efficacia. In realtà, solo in quest’ultimo anno stiamo avendo alcune risposte,
sebbene ancora insufficienti a risolvere il problema.
A seguito dell’incontro di mercoledì 14 u.s. convocato dal prefetto di Cosenza tra la struttura
commissariale e la rappresentanza sindacale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, abbiamo
registrato la disponibilità del Commissario Straordinario prof.ssa Mastrobuono ad adoperarsi
per incrementare il personale in dotazione al Pronto Soccorso. Difatti, pochi giorni dopo sono
state avviate le procedure di reclutamento di nuovo personale, come prevedeva l’accordo
stipulato in prefettura.
Tuttavia, pur riconoscendo alla Prof.ssa Mastrobuono grande professionalità ed impegno
dimostrato con puntualità, riteniamo, che questo intervento da solo non risolva il problema
più importante dell’ospedale di Cosenza, ovvero quello della cronica mancanza dei posti letto
nei vari reparti. Infatti, si verifica che i pazienti presenti in pronto soccorso vi rimangano
anche per diversi giorni prima di vedersene assegnato uno.
È senz’altro utile sottolineare che, in misura generale, il ridotto personale sanitario
dell’ospedale di Cosenza lavora, ormai da molti mesi, in condizioni stressanti e con turni di
lavoro serrati tali da rendere addirittura difficile programmare il doveroso riposo settimanale,
non da meno la programmazione di brevi periodi di ferie.
Come sindacato UIL FPL della dirigenza medica e sanitaria dell’Azienda Ospedaliera di
Cosenza, riteniamo che sia urgente attivare le decine di posti letto già autorizzate da
normativa regionale, mediante l’assunzione del personale sanitario coerente con la dotazione
prevista per un ospedale HUB di riferimento regionale qual è l’ospedale di Cosenza. Da tutto
ciò scaturisce un accorato invito al Commissario Straordinario di profondere il massimo
impegno per risolvere la grave situazione esistente.
Chiediamo inoltre, che venga attivato da subito un tavolo di confronto che coinvolga oltre alla
struttura commissariale dell’Azienda Ospedaliera anche il Management dell’Asp di Cosenza, al
fine di ricercare utili intese finalizzate a ridurre la pressione sul Pronto Soccorso
dell’Annunziata.
Oggi serve un impegno serio anche da parte dei responsabili locali, regionali e nazionali, tale
da correggere scelte organizzative e di politica socio sanitaria che hanno impoverito il sistema
ospedaliero di risorse economiche, tecnologiche e professionali e hanno determinato pesanti
ricadute sui cittadini, specialmente su quelli più fragili e vulnerabili.
Dr. Roberto Siciliano
Segretario UIL FPL Azienda Ospedaliera di Cosenza