Il Consiglio Comunale di Corigliano-Rossano ieri ha approvato il progetto di adeguamento della S.S. 106, una delle arterie più cruciali della Calabria, che collega Sibari a Coserie. La decisione è stata presa con il voto favorevole della maggioranza, mentre la minoranza ha scelto di astenersi. Seppure il voto favorevole della maggioranza sembra una ovvietà, rischia di apparire irrazionale il voto di astensione della minoranza. Tuttavia, la realtà dietro queste scelte è ben più complessa e merita una riflessione più profonda.
LA MAGGIORANZA: UN VOTO FAVOREVOLE CON RISERVA
Il voto della maggioranza, sebbene favorevole, non è stato affatto incondizionato. Anzi, ha sollevato in delibera una serie di criticità che, purtroppo, non sono state accolte nella fase finale del progetto. L’amministrazione di Corigliano-Rossano, infatti, ha riportato in delibera le problematiche legate all’interferenza del nuovo tracciato con la strada provinciale 195, alle questioni idrogeologiche e idrauliche, all’impatto paesaggistico del viadotto urbano e alle non conformità con la pianificazione urbanistica, ecc. ecc. Tuttavia, nonostante queste problematiche siano state portate all’attenzione dell’Anas durante la conferenza dei servizi, l’Ente responsabile non ha mai recepito le modifiche proposte. Il Sindaco, infatti, ha chiarito che la conferenza è ormai conclusa. In altre parole, la maggioranza approva il progetto, ma lo fa precisando che le problematiche sollevate resteranno irrisolte. Un voto che non implica un endorsement completo sul progetto. Tutt’altro. Rappresenta una presa di distanza da ogni responsabilità rispetto a ciò che accadrà in futuro.
LA MINORANZA: LA SCELTA DELL’ASTENSIONE
La minoranza, dal canto suo, ha scelto di astenersi dalla votazione, decisione che merita un’analisi approfondita. Perché non ha votato a favore, pur essendo consapevole della grande importanza che questo progetto riveste per il territorio? La risposta è semplice: la minoranza sa bene che tutte le criticità sollevate dalla maggioranza sono reali e potrebbero materializzarsi con la realizzazione del progetto, ma non ha il coraggio politico di opporsi frontalmente. In questo modo, evita di prendersi una responsabilità diretta, lasciando al progetto il suo corso, ma coglie l’opportunità di non sostenerlo pienamente.
L’astensione, quindi, appare come una scelta di comodo, in cui la minoranza cerca di mantenere una posizione neutrale, pur avendo la piena consapevolezza delle implicazioni che il progetto avrà sul territorio. Non si schiera contro, ma nemmeno a favore.
UN FUTURO INCERTO, MA LA BATTAGLIA CONTINUA
In questo scenario complesso, l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha assunto negli ultimi anni una posizione chiara e coerente: far emergere le carenze progettuali per lanciare un grido d’allarme affinché si potesse realizzare una strada più sicura e migliore. Contrariamente a quanto è stato sostenuto da alcune voci, la nostra organizzazione non si è mai “opposta” al progetto che non ha mai “ostacolato” in alcun modo. Noi, fin dalla nostra nascita, abbiamo sempre agito con coerenza, nell’esclusivo interesse generale della collettività.
Anche per questo riteniamo di essere i soli che possono guardare felici e sereni verso il futuro.
Avremo la strada per la quale ci siamo sempre battuti. Il nostro impegno non finisce qui. Saremo proprio noi che da oggi, con ancora più forza, continueremo a batterci affinché questa strada sia realizzata il prima possibile, soprattutto, per le generazioni future.
Non solo.
Siamo i soli che un domani potranno affermare, con la coscienza pulita, di aver lottato per una strada diversa e migliore di quella che sarà realizzata. La battaglia continua, e noi come sempre, con cuore e coraggio, continueremo a lottare con le uniche armi che conosciamo: la verità e la dignità.