«Prendiamo atto che nell’ascoltare i commissari di Sorical la commissione di Vigilanza del Consiglio regionale non ha posto il problema, almeno per come comunicato alla stampa, delle tariffe illegittime applicate per il servizio idrico e della mancata attuazione degli investimenti finanziati dalla Regione Calabria». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «Sul futuro del servizio idrico, quanto avvenuto in Vigilanza conferma l’assoluta inattendibilità delle promesse del governatore Oliverio. Infatti, dall’audizione dei commissari di Sorical è emerso che occorrerà stabilire se renderla totalmente pubblica o se scegliere una formula a capitale misto pubblico-privato». «Proprio in commissione – incalza il parlamentare 5stelle – è uscita la verità: non c’è una volontà politica chiara sulla gestione dell’acqua né l’intenzione di affrontare le questioni di fondo che toccano la Regione Calabria, cioè il quadro reale dei pagamenti alla luce della riconosciuta illegittimità delle tariffe, le inadempienze sulla manutenzione degli acquedotti, i dubbi di potabilità in diverse aree, la scarsa efficienza del servizio, l’inadeguatezza degli interventi, i conflitti di interesse e, più in generale, la subordinazione del bene comune a pure logiche di potere». «Ciononostante – conclude Parentela – Sergio e Abramo ed Enzo Ciconte, che a breve si contenderanno la guida del Comune di Catanzaro, restano in un eloquente silenzio; il primo per i noti trascorsi con Sorical, il secondo per un opportunismo che lo spinge a tacere su tutte le questioni di rilevante interesse pubblico».