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Catanzaro: Luigi De Magistris ha incontrato il Comitato per il recupero della stazione ex FFSS di Catanzaro Sala

Redazione

Nel pomeriggio di Lunedì 5 luglio, una delegazione del Comitato che da più tempo si sta adoperando per il
recupero della stazione ex FFSS di Catanzaro Sala ha incontrato il candidato alla presidenza della regione
Calabria, dr. Luigi De Magistris.
Al dr De Magistris è stato illustrato lo stato di degrado, di sofferenza e di abbandono del capoluogo di
regione per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie che hanno oggi, dopo la dismissione della stazione
di Sala avvenuta nel lontano 2008, come unico punto di riferimento per la città e per l’intero hinterland
catanzarese, la cosiddetta stazione ferroviaria in località Germaneto, denominata impropriamente
“Catanzaro” Sono state anche rappresentate le notevoli difficoltà per i cittadini e per i numerosi Comuni
dell’hinterland ad affrontare spostamenti extraregionali su rotaia, avendo come unica soluzione la stazione
centrale di Lamezia Terme raggiungibile solo con l’auto propria; per questo l’offerta di autolinee per il
servizio di trasporto pubblico regionale ed extraregionale è in continua e costante ascesa.
Il Comitato ha anche chiarito al candidato alla presidenza della Regione Calabria che il recupero della
Stazione di Catanzaro Sala dovrà essere inserito, da parte dell’Ente regionale, in un più complessivo e
approfondito piano di sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e stradali di tutto il territorio calabrese, con
particolare attenzione all’area centrale dell’istmo di Catanzaro, unica area veramente strategica in grado di
assicurare l’agevole ed efficace collegamento tra il versante jonico e quello tirrenico.
Il dr. De Magistris si è dimostrato molto interessato alle argomentazioni che gli sono state sottoposte,
anche perché ha ricordato di avere sperimentato egli stesso, da una parte, la comodità e la funzionalità
della Stazione di Sala per i viaggi a lunga percorrenza e, dall’altra, l’impatto negativo ricevuto in occasione
di un utilizzo della stazione di Germaneto, desolante e da incubo.
L’attenzione si è poi spostata sulla fattibilità tecnica del recupero della Stazione di Catanzaro Sala, la cui
dismissione nel 2008 è ormai ritenuta dai cittadini e dagli attuali amministratori locali, regionali e
governativi come una sciagura abbattutasi sulla città di Catanzaro. Una sciagura cui può ancora essere
posto rimedio in quanto, non esistendo impedimenti di ordine tecnico, l’investimento infrastrutturale
sarebbe pienamente finanziabile con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che destina
consistenti percentuali di risorse economiche al Sud e al suo sviluppo infrastrutturale.
L’auspicio dei rappresentanti delle Associazioni è che si possa finalmente trovare la quadra fra le esigenze
della nostra città, emarginata e dimenticata, priva anche dei servizi minimi garantiti previsti per i
Capoluoghi di Regione dalle direttive europee, e le urgenze e le necessità dell’intero territorio calabrese,
oggi diviso, dal punto di vista infrastrutturale ferroviario, in senso verticale con la fascia tirrenica dotata di
servizi efficienti e, pertanto, in costante crescita socioeconomica, e quella Jonica pressoché inaccessibile,
con collegamenti obsoleti che scoraggiano ed impediscono la nascita e lo sviluppo di ogni tipo di attività
produttiva, culturale, sociale, economico e turistica.

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