Il Forum del Terzo settore Catanzaro – Soverato, rappresentato da Rosario Bressi, e il volontariato dell’area centrale della Calabra rappresentato da Guglielmo Merazzi, hanno incontrato alcuni esponenti del Movimento per il rilancio dell’area urbana Catanzaro-Lamezia guidati da Piero Amato.
Amato, già presidente della Provincia e già vicepresidente del Consiglio regionale, ha sottolineato il successo dell’iniziativa, che ha ricevuto oltre 350 adesioni da parte di comuni cittadini e da parte di personalità politiche appartenenti a tutti i partiti, oltre che sostegno da parte dei sindici di Catanzaro e Lamezia Terme, insieme a numerosi altri primi cittadini dei comuni contermini.
La situazione di grave squilibrio territoriale che caratterizza l’intera regione e che spinge in condizioni di marginalità questa parte della Calabria deputata, altrimenti, a svolgere una funzione direzionale e di centralità, rappresenta la motivazione di fondo che ha portato alla nascita del movimento, che non ha finalità di creare ulteriori aggregazioni partitiche, ma quella di riprendere un protocollo di intesa del 1991 sottoscritto fra gli enti locali (Comune di Catanzaro, Comune di Lamezia e Provincia di Catanzaro) e l’allora esistente Ministero delle Aree Urbane, per il rafforzamento e potenziamento dell’infrastrutturazione dell’istmo come propulsore di sviluppo del territorio.
L’idea deve necessariamente essere aggiornata e contestualizzata, ma è indubbia la sua valenza politica specie se raffrontata all’attuale situazione di crisi socioeconomica. Una crisi destinata ad aggravarsi, davanti alle cupe prospettive di spopolamento della regione che rischia di perdere 300.000 abitanti nell’arco del prossimo ventennio.
E’ partendo da queste considerazioni che, il Forum del terzo Settore ed il CSV, hanno ritenuto di rendersi disponibili ad avviare un proficuo scambio con il movimento e a valutare il progetto, consapevoli di recitare un ruolo importante di cittadinanza attiva volta a promuovere sviluppo economico, sociale ed ambientale, nell’ottica di una comunità solidale e fortemente impegnata nella tutela del bene comune.
I ritardi atavici aggravati dalle gravi crisi aperte, da quelle dei servizi in favore dell’inclusione sociale, a quelle delle aree interne sempre trascurate, alla tutela della salute e del benessere e a quella della salvaguardia ambientale, ci impongono di riflettere sulle cose da farsi con l’ambizione di voler recitare un importante ruolo politico, per quanto ci compete, per recuperare questa parte di Calabria, la perduta funzione di centralità e forse anche la stessa dignità politica.
Siamo convinti, hanno affermato Bressi e Merazzi, che questa iniziativa che vede insieme cittadini ed Istituzioni, abbandonando sterili campanilismi e dotandosi di adeguata visione, ha tutte le potenzialità per aprire futuri scenari per interventi reali e tempestivi