Nei giorni scorsi, nella Sala Carlassare di Palazzo Giordani del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara, si sono svolte due giornate di studio su «Intercettazione e difesa dello spazio aereo». L’iniziativa scientifica è stata promossa dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo ospitante, congiuntamente al Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia (DiGES) dell’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro, al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo, al Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze ed al Centro Operazioni Aerospaziali dell’Aeronautica Militare.
La manifestazione scientifica è stata caratterizzata da approfondite discussioni sulla difficoltà di conciliare la tutela dei confini del Paese con la salvaguardia di valori protetti dalla Costituzione. L’abbattimento del Renegade, ossia dell’aeromobile civile sotto illecito impossessamento che si trasforma in mezzo di distruzione di massa, ha sollevato un acceso dibattito in Germania, sfociato nella pronuncia di incostituzionalità della legge che regolamentava la questione, nella parte in cui legittimava il Ministro della difesa a ordinare la distruzione di un aeromobile civile che potesse essere utilizzato «contro la vita di esseri umani». In Italia la questione non è stata ancora affrontata dal Parlamento, ma è regolata da un DPCM secretato. Il sacrificio delle persone (equipaggio e passeggeri) incolpevoli, imbarcate su un aereo impiegato per un attentato contro la sicurezza dell’aviazione civile e abbattuto dai caccia intercettori, ha lo scopo di salvare chi è a terra, ma nega a quegli innocenti la dignità che, inderogabilmente e sul medesimo piano di chi è sulla superficie, spetta loro. Il campo di indagine coinvolge molti rami dell’ordinamento giuridico e gli specialisti di diverse materie, dall’internazionalista al navigazionista, dal costituzionalista al penalista, al filosofo del diritto. Le relazioni hanno tratto spunto dall’osservazione della realtà viva delle operazioni aeree, illustrata dai vertici dell’Aereonautica Militare Italiana
Le due interessanti giornate di lavori e di approfondimento hanno visto la partecipazione di studiosi ed esperti di diverse discipline che, nel corso del ricco dibattito, hanno fatto emergere le antinomie che possono scaturire tra esercizio della sovranità territoriale e tutela dei diritti fondamentali.
L’Ateneo di Catanzaro è stato ampiamente rappresentato. Un fondamentale contributo è stato fornito dal prof. Umberto La Torre, ordinario di Diritto della navigazione presso il DiGES, promotore dell’iniziativa, a cui è stato affidato il compito di svolgere la relazione conclusiva. La terza sessione, dedicata alle «Intercettazioni aeree, sicurezza nazionale e diritti umani» è stata presieduta dal prof. Fulvio Gigliotti, ordinario di Diritto privato presso il DiGES, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in «Diritto della società digitale e dell’innovazione tecnologica» e Responsabile del Centro di Ricerca «Rapporti privatistici della Pubblica Amministrazione» dell’Ateneo catanzarese. La prof.ssa Anna L. Melania Sia, associata di Diritto della navigazione presso il DiGES, ha tenuto una relazione su «La disciplina delle No Fly Zone o zone interdette». La dott.ssa Immacolata Teresa Madarena, Dottoranda di ricerca del Corso di Dottorato in «Diritto della società digitale e dell’innovazione tecnologica» ha relazionato su «Transponder e sicurezza dello spazio aereo».
Il Congresso ferrarese si colloca nell’alveo della proficua collaborazione fra gli Enti menzionati, volta alla costituzione di un Centro Interuniversitario di Ricerca e Studi sul Diritto Aeronautico e Aerospaziale (CIDAA) che prenderà vita nei prossimi mesi con l’obiettivo di rispondere alle nuove sfide di un settore in continua evoluzione.
L’avvento di aeromobili e navi senza equipaggio, di autovetture e mezzi di trasporto pubblico senza conducente, a sua volta collegato alla smart-city, lascia presagire un futuro, a breve termine, dominato dalla conoscenza, dalla informatizzazione dei servizi e dalla intelligenza artificiale.
Restringendo il campo sulle implicazioni in tema di responsabilità civile, diritto del lavoro, costituzionale, amministrativo, penale, unionale, internazionale, filosofia del diritto, al di là delle discipline economiche e sociali, le categorie sulle quali gli esperti hanno sinora ragionato dovranno essere interpretate e riviste alla luce di tali innovazioni.
Su questi innovativi profili di ricerca, si concentreranno le attività dell’istituendo Centro Interuniversitario che avrà l’ulteriore obiettivo di intavolare un serrato confronto sul controllo dello spazio cosmico. Il tema è di ampio respiro; le questioni sollevate dal diritto cosmico si spingono ben oltre la difesa del territorio dello Stato ed è stato opportunamente osservato che, anche in ragione degli investimenti già erogati, si apriranno prospettive di sviluppo economico cui il Paese non può rinunciare.
Il costituendo CIDAA rafforzerà il ruolo di spicco delle attività di ricerca del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia di Catanzaro, annoverato per il 2023-2027 tra i 15 Dipartimenti di eccellenza italiani (quinto posto) per l’Area CUN 12 (Scienze Giuridiche).