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Pensionati Cisl Calabria: politiche sociali e condizione degli anziani nella regione al centro dei lavori del Consiglio Generale.

Redazione

«Gli anziani sono una risorsa e lo saranno sempre di più in prospettiva del
loro aumento», ha detto il Segretario generale nazionale della Federazione Pensionati Cisl, Emilio
Didonè, intervenendo ai lavori del Consiglio Generale della Fnp Cisl Calabria. «L’Italia – ha proseguito – è
uno dei paesi più “vecchi” del mondo. Si prevede che nel 2065 gli over 65 raggiugeranno il 33%. La legge
delega in materia di politiche in favore delle persone anziane deve diventare lo strumento efficace per
affrontare la sfida demografica, e di prevenzione per aspirare quanto più possibile a un invecchiamento attivo
in salute.
Il tema “invecchiamento” deve uscire dall’approccio di “emergenza e costo” con cui lo affrontano le
istituzioni e i governi. In Italia è quanto mai necessario proseguire nel percorso tracciato, adeguare e
finanziare la legge approvata che a regime regoli opportunità e criticità dell’invecchiamento della
popolazione, come avviene in altri Paesi europei.
La nostra generazione – ha affermato ancora Didonè – ha conosciuto la longevità che è diventata un
fenomeno di massa, con una vecchiaia di 20-30 anni ancora tutta da inventare. Le famiglie, mentre diventano
sempre più “strette”, con la riduzione del numero di figli, diventano anche sempre più “lunghe”, con tre o
quattro generazioni al loro interno.
Sempre più spesso figli unici sono chiamati a prendersi cura dei loro genitori, dei figli, e anche dei nipoti. Si
tratta di un fenomeno in crescita ovunque. Come farà un figlio unico a seguire adeguatamente uno o più
genitori? Dove troverà le risorse necessarie, terminati gli eventuali risparmi della famiglia?
Solitudine e isolamento – ha sostenuto il Segretario nazionale dei Pensionati Cisl – sono le vere e proprie
bombe sociali che vanno controllate e possibilmente disinnescate. Il fenomeno della solitudine degli anziani
è in crescita, ma isolare gli anziani non fa che aumentare anche la solitudine degli altri: la mancanza di
rapporti intergenerazionali fa sì che, ad esempio, i giovani vengano privati della grande lezione che viene
proprio dagli anziani di questa generazione: vecchi che in gioventù conobbero gli orrori della guerra.
Non possiamo e non vogliamo dimenticare sacrifici e rinunce dei nostri genitori. Escludere oggi i vecchi dal
circuito sociale – ha concluso Didonè – condanna tutta la società, ma soprattutto le giovani generazioni, a un
appiattimento sul presente, che non ha memoria del passato e, di conseguenza, senza visione del futuro».
«È fondamentale – ha sostenuto il Reggente della Segreteria regionale della Fnp Cisl, Cosimo Piscioneri,
aprendo i lavori – garantire gli stessi diritti a tutti i cittadini italiani, a partire da quello alla salute. In Calabria
gli over 65 sono cica il 27% della popolazione. Per i pensionati, e non solo per loro, sono essenziali
l’efficienza della sanità pubblica e delle politiche sociali sul territorio, così come l’integrazione socio-
sanitaria, prevista per legge, ma in Calabria inattuata. Pensiamo soprattutto alle aree interne, che sono in uno
stato di abbandono, spesso con servizi di guardia medica a intermittenza, con politiche sociali carenti o
inesistenti, con gravi disagi per le persone non autosufficienti e le loro famiglie, con servizi di trasporto
pubblico non programmati sulla base delle esigenze dei più anziani, ma solo di studenti e lavoratori. Anche
in un recente tavolo di confronto presso la Regione Calabria, come Fnp Cisl abbiamo evidenziato, insieme

alle altre sigle dei sindacati dei pensionati, che senza finanziamenti i piani di intervento non possono
funzionare e rimangono parole vuote. Noi – ha detto ancora Piscioneri – siamo e saremo presenti nei luoghi
istituzionali del confronto a tuti i livelli di governo del sistema sanitario e delle politiche sociali, portando
con chiarezza le nostre ragioni, in attesa di segnali concreti di miglioramento delle prestazioni, ma anche
pronti ad altre azioni se questi segnali non giungeranno in tempi brevi».
Il Prof. Carlo De Rose, docente di Sociologia e ricerca sociale e di Ricerca sociale applicata
nell’Università della Calabria, è intervenuto ai lavori con una comunicazione sulle politiche sociali nella
regione, con riferimento alla condizione degli over 65. La questione centrale oggi – ha detto tra l’altro – non
è tanto sulle misure e sulla cornice normativa a favore degli anziani, ma sulla loro reale attuazione,
demandata ai territori. C’è sicuramente un problema che riguarda l’organizzazione, come anche le risorse e,
soprattutto, la loro cattiva gestione: basti pensare alla sanità, se un anziano su quattro rinuncia a curarsi. Ma
la preoccupazione nasce ancora di più se si guarda ai divari territoriali, allo spopolamento, alle tendenze
demografiche, all’età media in aumento su cui la politica dovrebbe intervenire, anche attraverso
l’integrazione degli immigrati. Non esistono politiche sociali adattabili a qualsiasi contesto, ha detto ancora il
Prof. De Rose: abbiamo necessità di affiancare al welfare pubblico processi di autopromozione che nascano
dal basso, senza contrapposizioni artificiali tra giovani e anziani.
La presidenza dell’incontro è stata affidata alla Segretaria confederale della Cisl calabrese, Rosaria
Miletta.
«Per cambiare le cose, di fronte alle difficoltà che riguardano nella nostra regione la condizione degli anziani
e non solo – ha detto tra l’altro intervenendo durate i lavori – sono necessarie volontà e competenza. La
formazione è fondamentale, come l’esperienza della Cisl dimostra. Siamo sulla buona strada e dobbiamo con
determinazione andare avanti nel confronto con le istituzioni e nel perseguire l’obiettivo della coesione
sociale».
Il dibattito ha visto interventi dalle diverse aree della Calabria, dove la Fnp e la rete dei servizi Cisl sono
punto di riferimento per moltissimi anziani e per le loro famiglie.

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