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CENTRI ESTIVI, DALLA REGIONE 5 MILIONI PER 399 COMUNI

Redazione

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il decreto di riparto nazionale. A breve sarà adottato dal ministero

Centri estivi, dalla Regione 5 milioni per 399 Comuni

È stato approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni, e verrà a breve adottato e pubblicato dal ministero per le Pari opportunità e la Famiglia, il decreto di riparto nazionale delle risorse destinate al sovvenzionamento di interventi di potenziamento dei centri estivi.Al provvedimento si accompagna la tabella di ripartizione delle somme comune per comune, elaborata dal ministero sulla base della popolazione residente di età fino ai 17 anni. In Calabria, come da programmazione curata dall’assessorato regionale al Welfare attraverso il settore Politiche sociali, saranno spesi più di 5 milioni e mezzo, ritagliati tra le somme messe a disposizione della stessa Regione attraverso il Fondo nazionale per le politiche della famiglia.«OBIETTIVO È SOSTENERE I COMUNI»Obiettivo dichiarato, commenta l’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, «è sostenere i Comuni calabresi nel potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, per attività da svolgersi entro il 31 dicembre 2021», anche in collaborazione con enti pubblici e privati, con particolare riguardo a servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia paritarie, scuole paritarie di ogni ordine e grado, enti del Terzo settore, imprese sociali, enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica».I COMUNI BENEFICIARIIn particolare, a godere delle risorse stanziate saranno i 399 Comuni calabresi che non hanno rinunciato al finanziamento: nell’arco dei 15 giorni successivi alla registrazione del decreto da parte degli organi di controllo, le somme stanziate saranno trasferite ai destinatari in unica soluzione.Il finanziamento potrà essere revocato qualora non impegnato entro fine anno dal Comune beneficiario. In caso di impegno solo parziale, dovrà essere restituita la parte non impegnata. Ugualmente, saranno soggette a restituzione le risorse ricevute se utilizzate per fini diversi da quelli originari.

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