Abbiamo lasciato che gli annunci di treni e le speranze di maggiori e migliori servizi si concretizzassero ma ad oggi sulla linea ferroviaria jonica si viaggia peggio di 40 anni fa.
Le prove tecniche di un solo treno Blues hanno scaldato gli animi di tanti politici che subito si sono affrettati a diramare comunicati stampa trionfalistici ma nella realtà, così come i famosi Swing, i treni sulla costa jonica sono in gran parte semplici littorine con oltre 30 anni di servizio.
Parliamo di una linea ferroviaria non elettrificata, nonostante i tantissimi annunci, sulla quale sono presenti problemi ancora senza soluzione come la galleria di Cutro ed i passaggi a livello presenti lungo il percorso.
La costa jonica calabrese a causa anche della mancanza di treni vede sempre più aggravarsi il problema dell’isolamento che ha conseguenze significative per la popolazione locale e per l’economia dell’intera area.
Diventa difficile attrarre imprese in un territorio isolato così come far ritornare i cittadini emigrati anche per brevi periodi.
L’isolamento comporta una maggior riduzione del flusso di merci e di persone, rendendo difficile l’accesso a beni e servizi essenziali. Inoltre, le ripercussioni negative sono notevoli anche sullo sviluppo economico con la conseguente perdita di opportunità di lavoro.
È importante comprendere che ogni territorio ha le sue sfide e i suoi problemi, ma la mancanza di trasporti in cui ormai da decenni vive la Costa Jonica compromette sempre più la vita sulla costa ed il suo futuro; sempre più cittadini decidono di partire e non tornare più.
Tuttavia, ci sono sempre soluzioni possibili per risolvere questi problemi ma bisogna impegnarsi ascoltando, soprattutto, i cittadini.
È necessario lavorare insieme alle autorità locali e alle comunità per trovare soluzioni sia nel breve, medio ma anche lungo termine, come la costruzione di una nuova linea ferroviaria a doppio binario elettrificato.
È inaccettabile che, sistematicamente, ogni lavoro o fornitura su questa infrastruttura registri ritardi e nessuno vigili sui contratti di programma stipulati!
Neppure il commissario straordinario per l’elettrificazione finora ha permesso con la sua nomina di accelerare nei lavori; così come, il ritardo nella fornitura di nuovi treni Blues da parte di Trenitalia non ha avuto alcuna cassa di risonanza.
Nessuno vigila sul rispetto degli interventi previsti al fine di ammodernare la linea e ridurre notevolmente i disagi dei cittadini che prendono sempre meno il treno e si rassegnano all’assenza di questa infrastruttura.
È impensabile che un territorio nel cuore del mediterraneo non sia collegato al resto dell’Italia e dell’Europa con una infrastruttura moderna, veloce e sicura ed ecologicamente sostenibile.
La nostra rabbia nasce e si alimenta ancor di più ogni qualvolta ci troviamo costretti ad andare in treno lungo la costa jonica, evitando di percorrere la ss 106, e capiamo veramente l’entità del dramma che il nostro territorio vive.
Noi cittadini della costa jonica, privati ormai da anni dei treni a lunga percorrenza, siamo diventati pendolari verso Lamezia Terme.
Chi vuol viaggiare in treno deve andare a Lamezia Terme! Ed è proprio qui che nasce per tanti cittadini un problema serio: I treni che collegano la costa alla principale stazione ferroviaria calabrese sono troppo pochi e per tantissime ore sulla costa jonica non transita alcun treno! Di domenica, per esempio, da Lamezia Terme dopo le ore 17.40 non ci sono collegamenti con cui raggiungere Crotone; bisogna attendere il giorno dopo!
A queste condizioni come si può veramente pensare di veder ripartire la costa jonica?
Noi continuiamo a chiedere incontri istituzionali sia alla Regione Calabria che ai gestori dell’infrastruttura e dei servizi affinché il problema venga affrontato in maniera seria e risolto nel minor tempo possibile!
Liberti di partire, liberi di tornare.