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Si informa la collettività che Venerdì 9 luglio, alle ore 12:00, presso l’Aula Battaglia del Comune di Reggio
Calabria, si terrà la prima seduta della II° Commissione consiliare per la trattazione della petizione popolare
sul disegno di Regolamento comunale sui Comitati di quartiere e sull’attuazione del Bilancio partecipativo.
Alla seduta parteciperanno, in qualità di soggetti proponenti la petizione, una delegazione formata dai
rappresentanti del gruppo MITI Unione del Sud e della Rete dei Comitati di quartiere, al fine di illustrare i
punti contenuti nel documento elaborato e depositato presso il Comune con quasi 600 sottoscrizioni.
E’ un momento storico per Reggio Calabria dato che l’istituzione di un Regolamento comunale sui Comitati
di quartiere darebbe la possibilità a tutti i cittadini, al di fuori delle fazioni politiche, di partecipare
direttamente alla programmazione degli interventi sul territorio in base alle puntuali esigenze della zona di
residenza o di lavoro o altri interesse legittimo.
Oltre la fase di programmazione, è diritto dei Comitati di quartiere anche prendere parte ad assemblee
rionali con i rappresentanti dell’Amministrazione comunale al fine di compiere la valutazione e il
monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori o dei procedimenti, nonché intervenire per correggere le
criticità e superare eventuali inadempimenti.
Queste ed altre importanti funzioni competono ai Comitati di quartiere, i quali vanno riconosciuti come
interlocutori istituzionali, secondo l’articolo 8 del TUEL e le vigenti normative sulla trasparenza e
partecipazione.
Auspichiamo pertanto che la comunità di Reggio Calabria possa presto beneficiare di questo importante
Regolamento che rappresenterebbe un’innovazione nella gestione condivisa del territorio ed una garanzia
di maggiore efficienza amministrativa, sia per gli uffici centrali che per quelli periferici o decentrati, visto che
nella petizione si è espressamente chiesto, a differenza delle ex circoscrizioni politiche, che i Comitati di
quartiere siano espressamente riconosciuti come strutture apartitiche in linea con le sopraindicate
normative, oltre il fatto che intrinsecamente operano con l’obiettivo esclusivo di migliorare la vivibilità del
territorio di riferimento.
Gli attivisti del MITI Unione del Sud