Il processo di rilancio e di rigenerazione della sanità in
Calabria prosegue a ritmi serrati. Degli investimenti relativi alla realizzazione degli ospedali di
comunità e delle case di comunità, oltre il 70% delle risorse assegnate è già stato impegnato e
contrattualizzato. Nel 2023, inoltre, sono stati assunti 2.632 dipendenti a tempo indeterminato
nelle aziende sanitarie della Regione Calabria, di cui 560 medici e 2072 tra infermieri, operatori
socio-sanitari e personale amministrativo. Ancora, sono stati avviati i lavori per l’installazione di
nuovi mammografi, con la recente delibera di aggiudicazione dei lavori per le sale. Non solo, così
come emerge da un’indagine effettuata da Cittadinanzattiva, la Calabria è tra le poche regioni in
Italia a garantire ai propri cittadini quasi tutte le visite mediche nei tempi previsti dalla legge.
Sono numeri e dati certi quelli che ricorda, sottolinea e rilancia Pasqualina Straface, Presidente
della terza commissione regionale sanità, sottolineando l’impatto delle politiche sanitarie
implementate e messe in campo dal Presidente Roberto Occhiuto, in qualità di Commissario ad
Acta per la Sanità, in pochissimo tempo rispetto a quanto distrutto nei decenni precedenti.
IN DUE ANNI RIPRISTINATA ANZI TUTTO LEGALITÀ E TRASPARENZA
Occhiuto – precisa – ha raccolto un’eredità particolarmente difficile, complessa ed ai limiti del
paradossale. Le aziende sanitarie erano da anni senza un bilancio, con debiti non quantificati e
un’ampia diffusione di illegalità nella gestione del particolare e complesso apparato che garantisce
il diritto alla salute. Grazie al suo lavoro instancabile, oggi possiamo dire con forza che nel sistema
sanitario calabrese sono stati riportati trasparenza e legalità. Se ne prenda atto, senza tentare
alcun revisionismo strumentale, demagogico e populista, che non serve a nessuno, tanto meno a
quanti hanno necessità di poter contare su una risposta sanitaria migliore e sempre più puntale,
efficiente e sicura.
CONTINUIAMO AD AFFRONTARE EMERGENZE ED A PROGRAMMARE
Ovviamente – va avanti la consigliera regionale – non avevamo e non abbiamo la bacchetta
magica. Ma, giorno dopo giorno, ascoltiamo tutti, ci confrontiamo, misuriamo ed interveniamo
senza risparmiarci per affrontare le emergenze e contemporaneamente programmare un futuro
migliore volto a restituire dignità all’intero apparato sanitario ed alla qualità della vita complessiva
delle nostre comunità, con particolare attenzione all’entroterra che notoriamente di più subisce
ritardi di sviluppo e di risposta in tema di diritto alla salute.
EPPURE C’È CHI CONTINUA A RACCONTARE FALLIMENTI INESISTENTI
Purtroppo – conclude Pasqualina Straface – si continua con questo tentativo stantio di raccontare,
anzi di inventare un fallimento che non esiste, dimenticando il lavoro incredibile fatto da Occhiuto
negli ultimi due anni rispetto ai 20 anni di politiche che hanno massacrato, distrutto e depredato il
sistema sanitario calabrese.
SANITÀ, BASTA REVISIONISMI. 2.632 UNITÀ SPECIALIZZATE IN PIÙ. OLTRE 70% RISORSE GIÀ IMPEGNATO
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