«I fatti – spiega la Senatrice Rosa Silvana Abate – risalgono allo scorso 23 ottobre quando, a causa delle ultime e forti piogge che si sono abbattute sulla Sibaritide, alcune rocce si erano distaccate dal costone fino a sfondare la barriera paramassi che si trova sulla Strada Provinciale 188 Rossano – Sila. Dai controlli è emerso che la frana in atto si trova in alto, a monte, e servono una serie di altre indagini per stabilire la linea di intervento per la messa in sicurezza». «La questione – continua la Senatrice – è complessa, la competenza dovrebbe essere provinciale ma da quanto apparso su alcuni organi di stampa, con verbale del 06/07/2005 il tratto della Sp 188, dal km 1+000 al km 1+650, è stato ceduto dall’amministrazione provinciale all’allora Comune di Rossano, pertanto la Paramassi rientrerebbe nelle competenze comunali e quindi, per adesso, dei commissari che gestiscono l’Ente. Al danno, però, si aggiunge la beffa. Secondo quanto dichiarato dai dirigenti comunali, inoltre, ora l’unica strada di accesso al centro storico resta, per il momento, la Strada Provinciale 177 a sua volta interessata da tempo da fenomeni franosi e che in caso di precipitazioni non si esclude possa ulteriormente essere compromessa. Anche al Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, arrivato prontamente per fare un sopralluogo sul posto dopo il crollo, chiediamo conto di quello che sta facendo per risolvere questa situazione affinché tutto non si risolva con la solita visita di cortesia. Ma per il momento, da oltre una settimana, i problemi continuano ad attagliare abitanti e, soprattutto, gli agricoltori con notevoli danni economici». «Siamo entrati nella stagione agrumicola – tuona la Abate – e gli agricoltori locali hanno enormi difficoltà a raggiungere i campi e le coltivazioni. Disagi anche per i cittadini coriglianesi e rossanesi che non riescono a raggiungere le case e il centro storico se non dopo giri lunghissimi. Una situazione favorita dalla malapolitica e dal rimpallo delle responsabilità. La Provincia afferma di non avere né i soldi né la competenza, il comune, per il momento, s’è limitato ai sopralluoghi, la Regione l’ennesima passerella ma, nei fatti, la situazione è in stallo e la strada resta chiusa. Spero che la tanto richiamata sinergia istituzionale funzioni davvero e non resti ancora tutto sulla carta perché a farne le spese sono sempre i cittadini e, soprattutto, gli agricoltori dell’area proprio in prossimità dell’inizio della stagione agrumicola».
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